Convegno a Roma su Fra Albenzio De Rossi

Fra Albenzio De Rossi, il frate originario di Cetraro, morto a Roma nel 1606 dopo un lungo peregrinare, è stato ricordato in occasione di un convegno tenutosi in Campidoglio e promosso dall’onorevole Domenico Naccari, delegato del sindaco Alemanno, ai rapporti con le comunità regionali.

Al convegno hanno partecipato: istituzioni, esponenti politici, artisti, figure di spicco della cultura, prelati – tra cui il Cardinale Paul Poupard – e il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta. Moderatore è stato il parroco di Cetraro  Don Ennio Stamile, profondo conoscitore della storia di Fra Albenzio. Tra i relatori erano presenti anche l’arch. Carlo Andreoli, monsignor Sandro Corradini, il dott. Francesco Marsico, il prof. Francesco Ricciardi Celsi, il Dott. Francesco Antonietti ed il dott. Emanuele Mariani.

Durante il convegno si è detto di Fra Albenzio: “fu un’umile eremita calabrese che si incaricò di aiutare i più deboli della società. Un esempio per tanti che hanno abbracciato nei secoli la fede Cristiana. Fra Albenzio, fu una venerabile figura religiosa del XVI secolo che, pur discendendo da famiglia benestante, preferì intraprendere il suo cammino come eremita, vagando per i luoghi sacri simbolo della religione Cristiana. A fra Albenzio si deve il trasporto della sacra Icona della Vergine, Maria delle Grazie, da Gerusalemme a Cetraro. Alla sua morte nel 1606 il suo corpo fu sepolto presso la Chiesa dell’Ascenzione, dove secondo il suo desiderio fu collocata un’effigie della Madonna. Nel 1941 la Chiesa fu demolita, e i resti mortali del frate vennero dispersi, mentre la venerata immagine della Vergine collocata sulla sua tomba, venne trasferita presso la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale, dov’è tuttora venerata e conservata accanto ad una lapide funeraria”.