È stato estremamente confortante ricevere tutti quei messaggi e quegli attestati di stima. Ed è stato ancor più incoraggiante ricevere tutte quelle strette di mano per la strada con le quali ci invitavate a riprendere la nostra attività di blogger! In cinque giorni, siete stati tantissimi e, quindi, ci scuserete se non vi esprimiamo gratitudine uno per uno (come meritereste!), ma consideratelo come se lo avessimo fatto! E vogliamo dire grazie anche a quei pochi che non sono stati d’accordo con la nostra scelta di oscurare il sito. È un pensiero contrario al nostro. Non lo condividiamo, naturalmente, ma lo rispettiamo, e apprezziamo la sincerità di chi l’ha espresso.
E ora veniamo al motivo che ci ha spinto a fare una scelta del genere. Beh, in sostanza, è da ricercare nella sbagliata interpretazione che in molti hanno dato al nostro blog!
CiR è nato quattro anni fa, con l’obiettivo di creare un mezzo d’informazione locale fruibile per tutti, un portale che facesse da raccordo tra cittadini, istituzioni, attività e associazioni. Un mezzo non legato ai social network come Facebook, dove la comunicazione è vittima di correlazioni non sempre esistenti e a volte viziate dalla volontà e dalle convinzioni di chi pubblica selezionate informazioni. Volevamo creare, in altre parole, un sistema libero e qualificato dalla partecipazione di tutti i cetraresi.
È con questo fine, abbiamo messo su uno tra gli strumenti più democratici che esistano sul Web: un blog, un agorà virtuale dove tutti gli attori di una comunità possono far sapere agli altri l’informazione desiderata e, allo stesso tempo, interagire con i partecipanti per migliorare la comunicazione e la diffusione delle informazioni. Per fare ciò, abbiamo messo in campo ciò che avevamo a disposizione: il nostro tempo, le nostre risorse, le nostre competenze e, soprattutto, la nostra buona volontà di fare qualcosa di utile per il paese.
Ma, da qualcuno – purtroppo – come ahinoi di sovente avviene, lo strumento è stato utilizzato per scopi diversi. La possibilità che abbiamo concesso a tutti di commentare senza filtri è stata distorta da gente che ha “sfruttato” la libertà di poter scrivere ciò che desiderava per i suoi scopi personali. Fortunatamente, si è trattato di pochi soggetti. E così, abbiamo tentato di arginare questo fenomeno. Ma nell’ultimo periodo, questa “mutazione” si è amplificata esponenzialmente. Si è allargata a macchia d’olio e ha trasformato il blog in un ricettacolo d’insulti, uno spazio dove screditare, insultare e infamare gli altri. Solo per farvi rendere conto di che parliamo praticamente, nelle ultime settimane abbiamo moderato centinaia di commenti al giorno, gran parte dei quali erano offese, provocazioni e calunnie nei riguardi degli altri cetraresi e della stessa redazione, accusata di essersi rifiutata di pubblicare tali commenti.
E no, cari commentatori: non è per questo motivo che era nato CiR! Noi capiamo il fervore, la partecipazione e gli interessi, ma così è troppo. Volete partecipare alle discussioni? Fatelo lealmente e senza insultare, mettendo in campo le vostre idee per il bene di Cetraro!
All’inizio, ci siamo sforzati di moderare i commenti, ma è stato tutto inutile. Così, abbiamo detto basta!
Cetraro In Rete era ed è nato per dar voce a tutti, per fare qualcosa di positivo; ha raggiunto traguardi importantissimi per una realtà come Cetraro; ha informato cittadini che abitano fuori (che tra l’atro ci scrivono ogni giorno, dicendoci che, leggendo il nostro piccolo sito, si sentono un po’ a casa…); ha registrato picchi di visite elevatissime. E vedere la propria “creatura” diventare un intreccio d’insulti fa male.
Un’ultima necessaria nota. Tempo fa, quando c’è stata quella piccola rivolta degli immigrati, sono arrivati una miriade di commenti offensivi verso i nostri amici. È stato allora che, spinti dall’indignazione che i commenti oltraggiosi avevano suscitato, ci siamo chiesti se fosse il caso di implementare un sistema di registrazione. E sempre rispettando il valore di fondo della “sovranità dei lettori”, abbiamo lanciato un sondaggio online chiedendo a tutti i cetraresi di scegliere un metodo per commentare gli articoli. La vittoria è andata al sistema privo di qualsiasi tipo registrazione, ma con controllo della redazione. Così, rispettando tale scelta e sacrificando parte del nostro tempo e abbiamo avviato la “censura della verità”, come l’ha definita qualcuno.
Dunque, detto ciò, veniamo alla decisione finale: accogliamo tutte le richieste e i consigli dei nostri amici e lettori, torniamo online: gli attestati di stima e affetto sono stati troppi per poter fare altrimenti! Stavolta però, non facciamo lo stesso errore di prima: chi vuole commentare, deve iscriversi al sito, registrandosi. Riprenderemo le pubblicazioni a breve, ma senza tollerare più l’anonimato!
Concludiamo ringraziandovi ancora per l’attaccamento dimostratoci e vi ricordiamo che il nostro indirizzo, per chi volesse inoltrarci articoli, comunicati, notizie ed editoriali, è sempre lo stesso: info@cetraroinrete.it.
A presto.
Denise e Francesco