Ci lascia l’autrice de Il cielo diviso. Addio a Christa Wolf

È venuta a mancare ieri, all’età di ottantadue anni. Viveva a Berlin-Pankow, dove si era trasferita dopo aver abitato a Berlin-Karlshorst (dal 1976).

Soffriva di disturbi cardiocircolatori e di depressione, due problemi che la costrinsero – in passato – anche ad un ricovero prolungato in ospedale.

La sua prima opera in prosa è del 1976 e s’intitola Moskauer Novelle. Ha scritto i racconti Riflessioni su Christa T., Trama d’infanzia, Cassandra e Medea. Voci. Anche se la sua opera più importante è sicuramente Il cielo diviso.

Il titolo originale tedesco è Der geteilte Himmel. Si tratta di un libro pubblicato nella Germania dell’Est nel 1963, esattamente all’indomani della fortificazione del muro di Berlino. Il soggetto è la divisione della Germania che si contrappone alla separazione forzata di una coppia in crisi. L’uomo è ad occidente, la donna è ad oriente. All’uscita, il libro riscosse un notevole successo, anche nei paesi occidentali. E divenne un film, diretto da Konrad Wolf.

Questa la descrizione: “Sono passati più di 30 anni da quando “Il cielo diviso” è stato pubblicato per la prima volta in Germania. In questo arco di tempo il Muro di Berlino è stato abbattuto. Eppure la storia d’amore di Rita e Manfred, storia cresciuta e naufragata all’ombra di quel Muro e dei grandi eventi storici e esso collegato, non ha perso neanche un briciolo della sua forza emotiva e metaforica. I due giovani sono ancora lì, sotto gli occhi del lettore, nel momento in cui si uniscono in un innocente progetto di vita comune e poi, nemmeno due anni dopo, quando questo stesso amore si spezza sotto l’arida pressione della Storia. Allora le differenze ideali e di temperamento dei due prevalgono e le loro strade si separano”.

A dare l’annuncio della morte della scrittrice tedesca è stata la casa editrice Suhrkamp.

Christa era figlia di Otto Ihlenfel e Hertha Jaekel, una famiglia appartenente alla classe media dei commercianti. Nata il 18 marzo del 1929, durante l’infanzia fu costretta ad abbandonare gli studi dopo essersi ammalata di tubercolosi. Ripresasi, lavorò come stenodattilografa e riuscì a laurearsi in germanistica nel 1953 all’Università di Jena, dove conobbe anche il suo futuro marito, lo scrittore Gerhard Wolf.

Amante delle politica, entrò nel Sed, il Partito Socialista Unificato della Germania e cominciò a lavorare nella casa editrice Neues Leben a Berlino. Dopo appena un anno divenne redattrice nella rivista Neue Deutsche Literatur. Poi si trasferì a Halle, dove svolse l’attività di consulente editoriale al Mitteldeutscher Verlag fino al 1962.

Trovate Il cielo diviso su Libreria Universitaria a otto euro e cinquanta.

Buona lettura