«La scomparsa di filiali dal nostro territorio – scrive Luciani in una nota diffusa oggi –, divenute tra l’altro sempre più di proprietà di grossi capitali o fondi esteri, minaccia davvero di lasciare la popolazione e le nostre imprese prive degli strumenti adeguati allo svolgimento della loro attività caratteristica, nonché orfane della rete economica e finanziaria indispensabile allo sviluppo. E anche se oggi come oggi – almeno per gli utenti privati e le piccole attività – le moderne tecnologiche in ambito finanziario rendono sempre meno importante uno sportello (visto che gran parte delle operazioni che un tempo richiedeva il doversi recare in banca è ormai fattibile attraverso uno smartphone e tablet), la presenza fisica di una filiale nei piccoli centri, come Cetraro, rimane fondamentale per tutti coloro che non sono ancora in grado di abbracciare appieno le innovazioni tecnologiche».
«Tuttavia – prosegue – non sempre è possibile impedire la chiusura di una filiale. Anche perché, per quanto un Sindaco possa fare per il bene della collettività – prosegue Luciani –, e Angelo Aita in questo caso ne ha fatto tanto (basta andare indietro e ricordare gli incontri, le missive e gli accordi presi nel mese di Settembre-Ottobre), rimane sempre dell’istituto di credito, purtroppo, la scelta definitiva. Se una filiale non produce un margine di ricavi tale da sostenere almeno i costi di struttura, l’istituto bancario chiude. Non c’è nulla da fare. Le banche sono imprese che devono produrre profitto, e come tutte le imprese dove c’è da tagliare costi insostenibili, tagliano…».
«Per quanto riguarda le polemiche e gli insulti sui social network – conclude l’assessore Luciani – che dire? Beh, sicuramente che tali sistemi dovrebbero essere utilizzati meglio di così… I social network sono strumenti straordinari, utilissimi, ma – come tutti i servizi web – vanno saputi usare. Non devono essere concepiti come un luogo per sfogarsi o fare delle strumentalizzazioni politiche. Il rischio di generare confusione, che non serve alla Città. Le osservazioni vanno fatte, il dialogo deve essere sempre aperto, ma va fatto direttamente, attraverso i canali giusti e i mezzi corretti. Insomma, attraverso quel confronto umano che arricchisce tutti e tanto bene fa a Cetraro. Non ci sono nemici dall’altra parte, né persone poco per bene. Ci sono cittadini disponibili e responsabili! Responsabilità, che sono sicura, appartiene a tutti: quindi, non lasciamo che sul Web vincano le gratuite cattiverie verbali…».