Cetraro: lo sport come antidoto all’illegalità

Momenti toccanti. Applausi. Ringraziamenti. Strette di mano. Testimonianze forti. Sorrisi ispirati da cooperazione, impegno e voglia di dare ai giovani un futuro migliore.

È questa, in estrema sintesi, la descrizione della manifestazione tenutasi ieri sera in contrada Ceramile, a Cetraro. Un momento voluto e organizzato dall’Oratorio San Giuseppe ma che è, in realtà, il frutto di una splendida collaborazione, culmine di un lavoro portato avanti da tante persone. Uomini comuni che, dedicando il proprio tempo, la propria professionalità e la propria voglia di fare qualcosa di buono, hanno regalato alla comunità un nuovo campo di calcetto, inaugurato alla presenza delle istituzioni e di una folla attenta e curiosa di assistere alla presentazione del risultato raggiunto.

Sport

La serata si è aperta con la Santa Messa e con il dibattito dal titolo Diamo un calcio all’illegalità, moderato da Domenico Avolio. Il tema, ovvero l’importanza dello sport per prevenire l’illegalità, è stato trattato attraverso una serie d’interventi efficaci e concisi.
A prendere la parola per primo è stato il sindaco di Cetraro Angelo Aita, che ha sottolineato come con la collaborazione si possano raggiungere importanti risultati e prevenire l’illegalità.
Subito dopo è stato il turno del presidente dell’Oratorio San Giuseppe Paolo Amedeo, che ha ringraziato, singolarmente, chiunque abbia preso parte alla realizzazione del campetto e ha presentato gli ospiti della serata.
Parole di merito, di apprezzamento e di unione sono state pronunciate anche dal Capitano del Crotone F.C. Pietro De Giorgio, che ha anche raccontato la sua esperienza calcistica ponendo l’accento sull’importanza dello sport per aiutare i ragazzi “a scegliere la via giusta”.
Toccante, carico di significato e di valore è stato poi l’intervento di don Aniello Maganiello, ex parroco di Scampia e fondatore dell’associazione per la legalità ULTIMI che, parlando del suo impegno a favore dei ragazzi, ha raccontato di come in passato abbia aiutato diversi giovani a uscire dalla “cattiva strada” e di come, svolgendo il suo lavoro, abbia ricevuto più minacce dalla criminalità organizzata senza mai darsi per vinto.
Ha chiuso il ciclo degli interventi il parroco don Francesco Lauria che, dopo aver rimarcato l’importanza dello sport e della collaborazione tra le comunità, ha lanciato anche un appello ai giovani, citando Tonino Bello: “non siate scintille, siate luce”.

Al termine del dibattito, il capitano e un dirigente del Cetraro FC, Luigi Orsino e Paolo Spanò, hanno regalato una maglietta della squadra all’organizzazione, mentre il delegato del CONI, Aldo Gravina, ha consegnato quattro medaglie: una al Primo Cittadino, una all’assessore allo sport Tommaso Cesareo, una al mister Raffaele Guardia e una al calciatore Pietro De Giorgio.

Infine si è passati all’inaugurazione del campo e della statua realizzata dal maestro Salvatore Abate, un’opera dedicata alla memoria di Simone Pugliese e Antonio Iozzi, due ragazzi morti in un incidente stradale due anni fa, e a cui è stato intitolato anche il nuovo campetto. Dopo la benedizione e il taglio del nastro, si è svolta la prima partita, che ha visto sfidarsi i tre oratori della comunità: l’Oratorio San Giuseppe, l’Oratorio San Filippo Neri e l’Oratorio Giovanni Paolo II.

Il tutto si è chiuso con un buffet e tanta voglia di continuare a fare meglio…

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