A quattro mesi dalle elezioni amministrative che hanno dato una nuova giunta al Comune di Cetraro, l’Associazione politico culturale “Cetraro Libera” rilancia la propria iniziativa politica, sottoponendo ai cetraresi e alle Istituzioni alcune riflessioni.
“Dai primi atti pubblici dell’amministrazione comunale – scrivono – non ci sembra che sia cambiato molto dal recente passato, della partecipazione e della trasparenza enunciata dai palchi durante la campagna elettorale non si trova alcun riscontro nei comportamenti concreti del nuovo esecutivo.
Dei problemi reali del paese non si parla più, l’Ospedale, il Porto, il completamento delle opere avviate, il recupero degli ex siti industriali, il rilancio della piccola e media impresa, la viabilità, le Contrade, dove manca tutto dall’acqua alle strade di collegamento con il Centro rese inagibili dalle frane e dalla mancata manutenzione, il Lavoro, non sembrano essere più le priorità di questa amministrazione”.
“Cetraro Libera – precisano i membri dell’Associazione – è da qualche anno che ha posto all’attenzione dei cittadini i problemi suddetti e a maggio, insieme al movimento delle contrade, ha proposto anche alcune idee su come affrontarli e risolverli, dando vita alla lista “Uniti per Cetraro” che ha ottenuto un buon risultato, portando in Consiglio Comunale due Consiglieri. E proprio nel rispetto di quei cittadini che hanno creduto a questo programma che vogliamo proseguire nell’iniziativa politica riproponendo oggi alle Istituzioni e ai cittadini di Cetraro il progetto”.
“Riteniamo fondamentale e prioritaria – continuano – la trasparenza nell’azione amministrativa e la partecipazione dei cittadini per il ripristino della dialettica democratica al fine di non depauperare le risorse economiche, sociali e culturali di Cetraro. Così come riteniamo fondamentale affermare la cultura della legalità e la lotta a tutti gli abusi”.
“Abbiamo proposto il rilancio del porto attraverso un appalto europeo che apra alla partecipazione di imprese specializzate nella gestioni di grandi opere portuali. Sul disastro della Sanità nel tirreno cosentino seguita alla scellerata invenzione degli “Ospedali Riuniti” di Cetraro/Paola (per favorire la sanità privata) abbiamo proposto “l’Ospedale Unico del Tirreno Cosentino” Centro Spoke e DEA di I° livello, ubicato nella “Cittadella Ospedaliera di Cetraro, struttura di 50.000 mq dislocata su 3 padiglioni e ricettiva di 500 posti letto”.
“Sosteniamo – concludono – che si deve rilanciare la piccola e media impresa, l’artigianato ed il commercio ricorrendo alle risorse messe a disposizione dal governo regionale, nazionale e dalla Comunità Europea. Su queste proposte vogliamo confrontarci con le Istituzioni, i partiti politici e la cittadinanza”.