Cetraro, il Punto Nascita non apre. Almeno per ora

Sanità – La disposizione del Commissario ad Acta per la Sanità calabrese, gen. Saverio Cotticelli, fatta pervenire in data 31 dic. 2019 alla Dirigente Reggente dell’ASP di Cosenza, con la quale modifica la sua precedente Nota, del 20 dic. dello stesso anno, DECRETA inesorabilmente il fallimento totale di tutte le azioni politiche messe in campo dal sindaco, volte a fronteggiare la tormentata e complessa problematica della sospensione delle attività del Punto Nascita, Spoke Cetraro- Paola.

Tale comunicazione annulla, di fatto, l’attivazione del modello assistenziale BRO, ossia della “Gestione Autonoma della Gravidanza Fisiologica a termine e a basso rischio ostetrico”, a causa dell’assenza delle più elementari condizioni di sicurezza previste dalla legge per la tutela della salute delle donne in stato di gravidanza.

Il giorno previsto per l’inizio di questo servizio avrebbe dovuto essere il 7 gennaio 2020. Sarebbe bastata l’acquisizione di un minimo di conoscenza sulle modalità di esecuzione di questo moderno sistema di assistenza in forma di < gestione autonoma da parte dell’ostetrica>, per rendersi conto che, col Punto Nascita perfettamente chiuso, solo gli sciocchi avrebbero potuto cadere vittima di un tale raggiro. La cosa vera e importante su cui riflettere, al contrario, doveva essere la netta e imperiosa CONTRARIETA’, posta dal Commissario all’utilizzo della somma di Euro 273.360,00, necessaria per finanziare i lavori strutturali ed edili nell’UOC Ginecologia Ostetricia di Cetraro.

L’autorizzazione per poter disporre di tale somma, giacente nella Cassa dell’ASP di Cosenza, doveva essere, secondo le intenzioni, il solo ed unico obiettivo da cogliere, in quei due giorni di onirica occupazione della sede commissariale. Attraverso la solita e furbesca manipolazione della verità e delle cose che contano. Sempre più imperterriti e disinvolti nella comunicazione mediale scritta, a voce e in video, in forma propagandistica, il Sindaco, il Consigliere regionale e il Presidente del Consiglio hanno trasformato la suddetta burla in un eclatante, ancorché pietoso, successo da < primo passo verso la piena funzionalità del Punto Nascita >.

L’avevamo sempre denunciata l’inadeguatezza di lorsignori ad affrontare e gestire problematiche sanitarie di tale rilevanza! Per incompetenza diffusa, per ignoranza delle norme in materia, per presunzione di autorevolezza, per caparbia autoreferenzialità. Ma non pensavamo si potesse essere a questi livelli. E’ stata fatta solo una guerra contro i mulini a vento.

Mai un pensiero rivolto al nemico vero da combattere! OSSIA AL DECRETO SCURA, n. 64, ancora vigente e che solo un altro Decreto Commissariale potrebbe sostituirlo e determinare una nuova organizzazione del Servizio nello Spoke Cetraro-Paola.

Cotticelli, però, ha già fatto intendere, nella sua Disposizione del 20 dic. ’19, quella con cui ha deciso di non finanziare i lavori, che non vuole cambiare un bel niente!

Ci vuole molto a capirlo? Si è voluto esautorare, fin dal 4 agosto scorso, con l’imperterrito uso del potere, il ruolo del Consiglio comunale! È stato decisamente messo il bavaglio ai liberi consiglieri comunali. La Sanità, nel Presidio Ospedaliero di Cetraro, è stata trattata politicamente solo come < cosa nostra >. Ebbene!

Nel caso di successo, questo era il disegno, si sarebbero pasciuti, in solitaria, di tutti gli onori della patria. Ora, il radicale fallimento gli deve appartenere tutto! Nessuno glielo tocca. Diciamo solo, ritenendo che sia un modo politicamente corretto, che si renderebbe, urgente e indispensabile, quell’atto di dignità e di rispetto per il ruolo rivestito, che il primo cittadino ha, peraltro, già annunciato in caso di insuccesso.

Il sindaco non perda tempo! Si rechi al Protocollo dell’Ente e presenti le sue dimissioni. Cosa ci sarebbe di più sublime ed onorevole, della decisione di mettere fine a questa disastrosa esperienza politica e amministrativa?”.