Cetraro. Emergenza sanità. Riunione delle forze politiche

Giovedì 14 luglio 2016, presso la Sala Consiliare del Comune di Cetraro, si è tenuto un incontro, convocato dal Sindaco Angelo Aita, per affrontare una discussione sullo stato della sanità locale alla luce delle nuove disposizioni organizzative predisposte dai Commissari Scura ed Urbani.

Alla riunione hanno preso parte gli esponenti di tutte le forze politiche cetraresi, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, nonché i rappresentanti della società civile esprimendo l’indignazione per l’ennesimo attacco perpetrato a danno del diritto alla salute da una struttura commissariale sorda alle legittime aspettative dei calabresi.

AitaIl Sindaco Angelo Aita, in apertura dei lavori, ha illustrato le manifeste illogicità e contraddittorietà dell’ultimo provvedimento predisposto dal duo Scura/Urbani: un provvedimento che, invero, mostra l’approssimazione, l’inettitudine ed i limiti dei due commissari che appaiono incapaci di un’attenta lettura dei bisogni dei calabresi e delle peculiarità del territorio regionale ed in particolare di quello dell’alto e medio Tirreno cosentino  che di fatto viene lasciato privo di un adeguato sistema ospedaliero.

La riorganizzazione della rete ospedaliera predisposta dai due Commissari, non solo è inadeguata a garantire il diritto alla salute dei cittadini dell’alto e medio Tirreno cosentino e del suo entroterra, ma, crea, altresì, le basi perché la spesa sanitaria regionali vada ulteriormente dilatandosi fino a raggiungere cifre tali da impedirne, in futuro, qualsivoglia misura di rientro e contenimento.

Ciò che maggiormente indigna, oltre la mancata riapertura dell’ospedale di Praia a Mare, è la previsione di trasferire reparti e professionisti seri, che da anni prestano la propria opera in modo assolutamente egregio, dalla cittadella ospedaliera di Cetraro, che il Piano Sanitario Lo Moro individuava come Ospedale di Riferimento, ad altra struttura ospedaliera, quella di Paola, che è considerata ad alto tasso sismico ed idrogeologico, essendo ubicata su una frana profonda che da anni mette a rischio la sua stessa tenuta.

Benché la riunione fosse riservata alle forze politiche, numerosi cittadini hanno inteso presenziare all’incontro e si sono detti pronti a difendere il proprio diritto alla salute nonché il prestigio e l’onore del Presidio Ospedaliero cetrarese, anche mediante il ricorso ad azioni dimostrative e di disobbedienza civile.

Le forze politiche, nell’esprimere l’unanime necessità della rimozione di Scura e Urbani e più in generale della fine dell’esperienza commissariale, hanno invocato, condividendone le decisioni assunte in merito, l’intervento del Governatore Oliverio e del consigliere regionale espressione del territorio Giuseppe Aieta, affinché il Consiglio Regionale stesso possa riappropriarsi delle prerogative e competenze in materia sanitaria che non può e non deve essere lasciata alla gestione di burocrati calati dall’alto.

In particolare le forze politiche e sindacali, hanno invitato il Governatore Oliverio a promuovere un Piano Sanitario Regionale alternativo a quello proposto dai Commissari Scura e Urbani che appare assolutamente inadeguato a garantire i livelli assistenziali minimi.

Il Sindaco Angelo Aita, e la sua Giunta, dal canto loro, hanno già dato mandato all’avvocato Iorio del foro di Cosenza per impugnare dinanzi al TAR l’ultimo decreto a firma Scura/Urbani e per esporre i fatti occorsi alla competente Autorità penale onde la stessa accerti la sussistenza di eventuali ipotesi di reato come quello di danno temuto.

Infine, il Sindaco Angelo Aita, con l’obiettivo di scongiurare l’ennesimo depotenziamento della struttura ospedaliera cittadina e di manifestare la propria vicinanza ai medici e all’intero personale ospedaliero, che si sente mortificato dagli atteggiamenti tenuti dal duo Scura/Urbani, si è detto pronto a trasferire il proprio ufficio nei pressi della cittadella ospedaliera e a ivi convocare un Consiglio comunale aperto, ed ha concluso la riunione sottolineando che senza la convinta partecipazione delle Istituzioni Locali non è possibile condurre a termine politiche di riordino e di razionalizzazione della rete ospedaliera, ciò sia in quanto i Comuni sono titolari di importanti funzioni sociali complementari e sinergiche a quelle sanitarie, sia perché i Sindaci hanno un ovvio, legittimo interesse alla accessibilità ai servizi sanitari da parte della popolazione da cui sono stati direttamente eletti. Il Sindaco quindi, invocando un intervento del Governo nazionale affinché lo stesso ponga un freno all’arroganza e al dispotismo dei due Commissari Scura e Urbani, ha chiesto l’immediata revoca del Decreto 64/2016.