Cetraro e la folle idea degli ospedali riuniti

Il Patto Democratico per la Città di Cetraro ha diffuso un comunicato sul delicato tema della Sanità. Lo riportiamo integralmente.

Ospedale di Cetraro«Nel Tirreno Cosentino siamo alla vigilia di un disastro nei servizi sanitari e dopo aver gettato alla deriva la Sibaritide, ora si sta per completare il capolavoro sul tirreno dando attuazione ad un decreto che dopo aver promosso la balzana idea degli ospedali riuniti ora la sta perfezionando con una distribuzione dei posti letto e delle unità operative che non potrà che portare danno ai cittadini e insicurezza agli stessi con gravi ripercussioni sulla loro salute e sulla loro vita. Si sta infatti procedendo con molta quanto sospetta fretta alla chiusura dei raparti di medicina generale, cardiologia ed UTIC dello stabilimento di Cetraro per allocare nuovi posti letto nello stabilimento di Paola, per nulla pronto alla riconversione.

La prima conseguenza di questo improvvido atto sarà che ci troveremo nella folle situazione di disporre della Terapia intensiva e della Rianimazione nello stabilimento di Cetraro, dove non sarà più possibile effettuare un ricovero per acuti che non sia chirurgico, avendo situato i reparti medici a 30 chilometri di distanza. Per semplificare e rendere comprensibile ai cittadini quanto sta per accadere suggeriamo di pensare al caso in cui potremmo trovarci di fronte a pazienti acuti e affetti da gravi emergenze mediche che giunti nel pronto soccorso di Cetraro dovranno essere ricoverati nello Stabilimento di Paola non essendoci più in quel di Cetraro nessuna unità operativa medica idonea al ricovero, il paziente a sua volta giunto a Paola potrebbe complicarsi e avere bisogno di essere intubato e quindi ritornare a Cetraro , ma una volta estubato essendo comunque un paziente ancora critico dovrebbe fare nuovamente ritorno a Paola mancando a Cetraro qualsiasi degenza medica. Un indecente, grottesco, folle, pericoloso andirivieni di autoambulanze.

Questo è il disegno che ha in mente il direttore generale Scarpelli per il Tirreno Cosentino. Potremmo continuare con altre tipologia di assistenza, pensiamo ad esempio alle emergenze post-operatorie sul presidio di Paola che necessitano di terapia intensiva e rianimazione e dunque dovranno essere trasferite in quel di Cetraro e così via fino a consumare le strade ed anche risorse economiche dei attraverso l’andirivieni del le autoambulanze e purtroppo forse anche la vita dei cittadini. Dobbiamo parlare anche dei posti “fantasma”?

Mancano all’appello ancora “tutti” i 30 pl di ortopedia, i 25 di cardiologia , i 10 di oncologia e altri 10 pl di lungo degenza. Quello che si sta preparando per la sanità del tirreno e in senso più ampio per tutta la provincia è un progetto folle che sembra rispondere più ad esigenze politico-affaristiche che non agli interessi e al bene generale dei cittadini. E’ necessario pensare a soluzioni più graduali ed equilibrate, anche in vista dell’approvazione dell’atto aziendale, ripensando ad una ridistribuzione più razionale dei servizi sanitari e delle unità operative nell’organizzazione del Centro Spoke che sia , lo ribadiamo ancora una volta, rispettosa innanzitutto delle esigenze di qualità e di umanizzazione dell’assistenza ospedaliera garantendo ai malati una capacità di ricovero consona alla loro dignità , articolando dunque le unità operative e i posti letto in modo ragionevole e flessibile.

È opportuno e necessario che si valuti sul campo la fattibilità di allocazione dei posti letto nelle strutture esistenti, di tutti i posti letto programmati e deliberati, secondo gli standard assistenziali e di igiene e sicurezza previsti dalla normativa vigente e nel caso di riscontro negativo si giunga a correttivi e a soluzioni alternative anche attraverso la richiesta di sospensione del 106 per il punto che riguarda l’organizzazione degli Spoke negli ospedali riuniti e la loro rivalutazione secondo quel buon senso che finora è mancato.

Tra l’altro è stato deciso dalle forze politiche di redigere un dossier per dimostrare al tavolo Massicci l’enorme spreco di denaro pubblico e il sospetto diffuso clientelismo che certe scelte stanno determinando. Le forze politiche, alla fine di un dibattito assai affollato, hanno deciso di organizzare una grande manifestazione pubblica alla presenza del presidente del Tribunale dei malati e il Sen. Ignazio Marino, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.

Il Patto Democratico per la Città auspica che le forze politiche e sociali unitamente ai cittadini assumano iniziative forti volte a tutelare il diritto alla salute dell’ intero territorio».