Cetraro e “il più crudele e spietato nemico politico”

È solo cretineria intellettiva quella che, richiamando il monito rivolto alla nazione dal nostro Presidente Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, ricorda che < in ogni ambito, libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con i fomentatori di discordie, di contrapposizioni, scontri, odi sociali >.

Faziosa, incolta e interessata, la stessa pretende di dare lezioni di coerenza etica e politica a chi, nella nostra città, si sta opponendo, con ogni mezzo consentito dai suoi diritti di rappresentanza elettiva, all’immondo processo di degrado politico e morale che, da mesi, sta mortificando la storia e la cultura del nostro Civico Consesso.

Una torbida interpretazione del pluralismo democratico, come esclusivo diritto di rincorrere il proprio individualismo personale e gli interessi di una fazione politica. Capiamo che dà fastidio! Ma, nella nostra città, c’è bisogno, come non mai, di una nuova Resistenza.

Le Istituzioni, libere e democratiche sono sotto attacco di una consorteria che non si scrupolo di utilizzare il Consiglio comunale come un supermercato nel quale fare acquisti di voti e di amministratori per odierni e futuri scenari di consolidamento del potere.

Tutto il mondo, ormai, inorridito e incredulo, è a conoscenza che, per essere eletto Presidente del Consiglio comunale di Cetraro, bastano poche cose. Si deve essere stato, almeno per quattro anni di consiliatura, il più crudele e spietato nemico politico e amministrativo del sindaco e dell’amministrazione comunale tutta.

Si deve essere stato autore di voluminose opere letterarie, pubblicate sui giornali o sui social, con le quali lo spunto critico più sommesso è stato: < La città sta morendo, a causa di amministratori incapaci, dilettanti, sprovveduti, incoscienti >. Si deve essere appartenenti, rigorosamente, alle opposizioni consiliari, le cui cellule somatiche prevalenti siano il poltronismo, l’ideologia deviata, il trasformismo immediato, la capacità di farsi beffa della volontà del popolo. Con questi esemplari requisiti, il consigliere di opposizione, Carmine Quercia, è diventato nuovo Presidente del Consiglio comunale.

Non poteva, d’altronde, vantarne altri e diversi. In un simile contesto di decadenza etica e culturale della rappresentanza elettiva, trova risalto il comportamento del Sindaco e capo dell’amministrazione comunale.

Racchiuso nei suoi imperscrutabili pensieri, passa il suo tempo a incensare e gloriare, sul Web, il Presidente della Regione, Mario Oliverio e il consigliere regionale della città, forse ormai rassegnato al suo ruolo di disarmato osservatore ed esecutore delle decisioni politiche prese da altri e , soprattutto, dai due partiti, sedicenti  progressisti, socialisti e democratici, che gli modificano il quadro amministrativo a loro insindacabile piacimento e dispongono, come vogliono, trasferimenti di voti da una parte all’altra degli scranni consiliari.

Siamo molto preoccupati quando sentiamo parlare, dallo stesso, di nuova < pace sociale > e  di < ritrovato clima politico > al cospetto di mortificanti operazioni mercatali portate a termine, in questi due mesi, in ambiti istituzionali. Ma, ancora di più, non fa una piega di fronte a tutte le irriverenti e spietate  “ramanzine” che gli vengono rivolte, come nel Consiglio di giovedì scorso, prima, dal suo consigliere Tommaso Cesareo, poi, dal capogruppo del  partito  progressista e democratico,  Ermanno Cennamo  che, già dimentico della grazia ricevuta per la sua elezione alla Provincia, lo accusa <, coram populi >, di  incapacità  e incompetenza > nel non saper spendere i finanziamenti per il porto, ricevuti dal mecenate, compagno Mario Oliverio.

Il capogruppo di “Forza Italia “non parteciperà più alle Conferenze dei Capigruppo consiliari. Si ritiene di non essere, per niente, rappresentati da un Presidente del Consiglio, frutto di compromessi politici, di operazioni di mercato, di interessi elettorali!

Ma questa, è storia che ha bisogno di altre e più approfondite riflessioni!

Ufficio del Coordinamento Forza Italia – Circolo di Cetraro