Cetraro e “i fuochi nella notte”

Il titolo non è nostro, ma dell’assessore al turismo Tommaso Cesareo che, su Facebook, qualche ora fa, ha pubblicato un post sugli ultimi fatti che riguardano Cetraro, ovvero gli incendi che stanno deturpando diverse zone della cittadina tirrenica e scuotendo l’opinione pubblica.

Cetraro-Brucia«Brucia la vegetazione che circonda Lampezia» – ha scritto Cesareo. «Le fiamme divorano gli alberi sulla testa della Carruba. Bruciano San Francesco e San Giacomo, un pezzo di montagna al confine con Acquappesa. Brucia Cetraro! È un fuoco acido, malvagio. Appiccato dagli stupratori della natura che non si fermano nemmeno di fronte a un vento che potrebbe provocare disastri incalcolabili. Chiamarli piromani? No, avrebbero una certa “nobiltà” che non renderebbe chiara la loro vera indole. Quella di esseri talmente ignobili, che nemmeno il genio di Dante riuscirebbe a collocare…».

Gli ha fatto eco il dottore commercialista Fernando Caldiero, noto professionista del posto, che – sempre sul Social network – ha postato: «Una notte di fuoco trascorsa insieme all’esemplare squadra dei vigili del fuoco di Paola, al comando dell’ottimo maresciallo Sansotri. Come perdonare tanta arcaica ignoranza dei moderni Attila che, con deprecabile egoismo distruggono flora e fauna ed annientano i sacrifici di tanti laboriosi cittadini. Un appello a chi è stato ed un esortazione a chi ha visto o sa: basta! Tirate fuori la coscienza. Questa è un’altra terra dei fuochi. I piromani sono equiparabili ai delinquenti che hanno inquinato il sottosuolo in Campania, denunciamoli pubblicamente».

Anche il maestro Pietro De Seta, stimato artista a livello nazionale, è intervenuto sulla vicenda con un pensiero dal titolo alquanto esplicativo: “Pentitevi”. «Se tutto è accaduto in una sera […] sembra una strategia, e a me sembra una vera strategia mafiosa, sì mafiosa, perché è come se avessero ucciso e sterminato un’intera popolazione della costa. Ho sentito anche a Belvedere Marittimo e in altre località. Se qualcuno sa, e sicuramente qualcosa qualcuno saprà, lo faccia anche in maniera anonima, ma l’importante che faccia quei nomi. Mi rivolgo a voi, sì a voi responsabili di questo disastro che sicuramente leggerete questi post: attenti, bruceranno col tempo anche le vostre coscienze… e non sopporterete più il peso di questo macigno di omertà… e di immoralità. Inoltre, come farete a guardare i vostri figli piccoli e sentirsi assassini di un mondo dove voi stessi abitate? Ricordatevi che in questo modo avete assassinato le vostre famiglie… i vostri cari! Sono certo che andrete a guardare quello che avete straordinariamente fatto… quello che avete straordinariamente distrutto! Pensateci… fate questo ultimo gesto di nobiltà… PENTITEVI!».

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