Cetraro: cattolici e ideologia gender al centro di un convegno

Domenica 18 ottobre, alle ore 18.00, presso il salone della Colonia San Benedetto, a Cetraro, si terrà il convegno “La teoria gender e il ruolo dei cattolici”, organizzato dai Templari Federiciani del Tirreno cosentino e dal Caffé letterario Federiciano.

genderInterverranno don Ennio Stamile, già rappresentante regionale della Caritas diocesana, Giancarlo Cerrelli, giurista, esperto di teoria Gender, vicepresidente unione giuristi cattolici italiani, don Ugo Maria Brogno, bioeticista, vicario Convento Frati Cappuccini di Belvedere M.mo, il rettore dei Templari Federiciani di Cosenza-Catanzaro Filomena Falsetta. Porteranno i loro saluti il consigliere regionale Giuseppe Aieta, il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, l’avvocato Francesca Occhiuzzi, presidente Caffé letterario Federiciano, il dirigente scolastico Graziano Di Pasqua. A presiedere l’importante appuntamento il Gran Maestro dei Templari Federiciani, Corrado Maria Armeri.

Nel corso della serata sarà consegnato un riconoscimento al consigliere regionale Giuseppe Aieta, per l’importante ruolo svolto nel campo del sociale e culturale sul territorio.

“La teoria del gender – si legge sul comunicato stampa che promuove l’iniziativa –è un’ideologia a sfondo utopistico basata sull’idea che l’eguaglianza costituisca la via maestra verso la realizzazione della felicità. Negare che l’umanità è divisa tra maschi e femmine è sembrato un modo per garantire la più totale e assoluta eguaglianza a tutti gli esseri umani. Nel caso della teoria del gender, all’aspetto negativo costituito dalla negazione della differenza sessuale, si accompagnava un aspetto positivo: la totale libertà di scelta individuale, mito fondante della società moderna, che può arrivare anche a cancellare quello che veniva considerato, fino a poco tempo fa, come un dato di costrizione naturale ineludibile.

La “teoria del gender” negherebbe l’esistenza delle differenze sessuali, sostenendo che maschio e femmina altro non sono che delle ‘costruzioni sociali’. Se le differenze sessuali non esistono ciò significa che il sesso è irrilevante e se il sesso è irrilevante il diritto potrà essergli indifferente. Il matrimonio dovrebbe essere aperto allora alle coppie dello stesso sesso, così anche l’istituto dell’adozione e le tecniche riproduttive”.

Si tratta di un progetto – ha spiegato il rettore dei Templari Federiciani, Filomena Faletta – che è negazione dell’umanità, violazione della legge morale naturale, smarrimento e occultamento della verità dell’uomo. L’essere umano diventa oggetto di distruzione, di esplorazione e di commercio. Così intendiamo educare i figli della nostra società? Costringendoli a giocare con la loro stessa natura e con quella dignità di persona che essi stessi acquisiscono sin dal momento del loro concepimento? Il diritto naturale non è un gioco, ma è la base dell’ordine sociale. Il gioco del gender è invece quel tunnel che condurrà gli essere umani, da qui a poco, a non riconoscersi più nella loro natura propria e originale e nelle loro spontanee inclinazioni. Nessuno ha il diritto di disporre dell’Uomo, provocando in egli quella perdita di contatto con i suoi tratti naturali, e mettendo in discussione l’intero fondamento su cui poggia la verità oggettiva nella quale è insita la libertà umana. Il gioco del gender rappresenta un autentico “abuso di potere”, in quanto espressione di scelte soggettive assolutamente irrispettose di ciò che l’Uomo è per natura, ossia unità di anima e di corpo”.

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