Riceviamo e pubblichiamo una mail inoltrataci del Rag. Pasquale Avolio (che ringraziamo per la collaborazione) inerente al canone idrico, preteso – a suo parere – in maniera non conforme al regolamento comunale.
“Ai cittadini di Cetraro – scrive Avolio – sono arrivate le fatture del canone idrico e, come al solito (sbagliando), il canone è stato quantificato a forfait e non a consumo, con pesanti aggravi di costo per le famiglie meno numerose, una o due persone, e per coloro che usano l’abitazione per qualche mese all’anno, il cui consumo si aggira intono ai 20 metri cubi all’anno.
Il Comune chiede, nella generalità dei casi, il pagamento forfettario di 180 metri cubi e per i non residenti 108, disapplicando il proprio regolamento che, all’art. 21, recita: “1. la somministrazione dell’acqua è effettuata esclusivamente a CONSUMO, verificabile attraverso la lettura dei contatori”. E nell’art. 22 si legge: “la quantità dell’acqua somministrata sarà verificata mediante letture da effettuarsi con periodicità annuali”.
Tale art. 21 è stato modificato con Delibera C.C. n. 16 del 10.06.2010. Sono passati ben 5 anni, ma ancora il canone viene fatto pagare a forfait!
Mi chiedo: quando finirà questo modo illegittimo di esigere le tasse?”.