La conversazione sul romanzo I Viceré di Federico De Roberto, che si è svolta lunedì 26 novembre, alle ore 18.00, nell’ambito del Caffè letterario, organizzato dal Centro Sociale Anziani, ha riguardato le vicende risorgimentali in Sicilia, il fenomeno del gattopardismo, il complesso rapporto tra nobili e liberali nel contesto storico della spedizione dei Mille.
Il dibattito, animato da Gaetano Bencivinni, ha offerto una lettura delle trasformazioni sociali dell’epoca, interpretate alla luce della narrativa siciliana che va da Verga a Pirandello, da Giuseppe Tommasi di Lampedusa a Sciascia e a Dacia Maraini. Un percorso letterario che pone al centro dell’attenzione la Sicilia, simbolo delle contraddizioni del Risorgimento italiano, spesso avvertito come conquista sabauda o come riconferma di un immobilismo caratterizzato dal gattopardesco “Cambiare tutto per lasciare tutto invariato”.
Romanzo e storia, critica letteraria e delusione risorgimentale, intrighi di corte e rapporti tra nobiltà e liberalismo, libertà e proprietà agricola sono stati i temi su cui sono intervenuti Agostino Avolio, Leopoldo Piccolillo, Franca Regine ed Aldo Gravino.
Il ciclo del Caffè Letterario, iniziato con “I miserabili” di Victor Hugo, si propone di affrontare il rapporto tra letteratura e società con la finalità di ricondurre all’attualità tematiche culturali, che potrebbero essere utili per decodificare la realtà odierna.
Lunedì prossimo, 3 dicembre, la conversazione si svolgerà sul romanzo di Isabella Allende L’isola sotto il mare.
Il ciclo si concluderà il 17 dicembre con I promessi sposi di Alessandro Manzoni.