Caccia: modificato il calendario venatorio

Il 30 agosto 2017, la Giunta Regionale, ha deliberato la modifica del calendario venatorio del prossimo anno, ovvero quello del 2017/2018. La decisione è stata presa a causa della siccità e degli incendi che hanno interessato gran partella della regione.

L’attività venatoria riguarderà le giornate di pre-apertura del 2, 3 e 10 settembre. Durante questi giorni l’orario di caccia sarà ridotto da un’ora prima del sorgere del sole fino alle 13.00.

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Nei giorni scorsi, l’associazione Lipu aveva diffuso una lettera indirizzata al governatore Mario Oliverio e all’assessore all’Ambiente della Regione Calabria Antonella Rizzo: “Signor Presidente, i numerosi incendi che hanno colpito gran parte dell’Italia e in special modo la regione Calabria hanno causato, tra le altre cose, gravi danni ad habitat naturali come boschi e arbusteti e una generale situazione di fortissima sofferenza ambientale, con conseguenze negative per numerose specie di uccelli e altre specie animali che in quegli habitat trovano i luoghi vitali. Alla circostanza degli incendi si è aggiunta la prolungata e perdurante siccità, che aggrava la situazione ambientale, ritarda il ripristino di una condizione accettabile e influisce ulteriormente, in senso negativo, sulle condizioni degli animali selvatici.

Alla luce di questo quadro oggettivamente grave e non trascurabile, appare quanto mai necessaria un’azione del governo regionale che, tra le altre cose, impedisca il peggiorare delle già difficili condizioni ambientali e ne favorisca anzi il ripristino. Al contrario, appare stridente la decisione del governo regionale di non intraprendere alcuna azione in merito allo svolgimento della stagione venatoria regionale 2017-18 e addirittura prevederne la preapertura per varie specie animali. Tali circostanze collidono con l’elementare necessità di garantire alla fauna selvatica una fase di ristoro che segua alla difficile e appena descritta situazione ambientale determinatasi e, purtroppo, ancora ampiamente in atto.

E’ bene ricordare, in proposito, che il fine della legge quadro nazionale 157/1992 sulla fauna selvatica e la disciplina dell’attività venatoria, come recepita dalla legge regionale calabrese, è precisamente quello della prioritaria tutela della fauna selvatica, rispetto alla quale l’attività venatoria può svolgersi esclusivamente a patto e nella misura in cui non arrechi danno al patrimonio faunistico e ambientale. Non è un caso se la medesima legge, all’articolo 19, prevede che le regioni possano vietare o ridurre la caccia, tanto per ragioni connesse alla consistenza faunistica quanto per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o altre calamità. La circostanza combinata di incendi e siccità configura esattamente e palesemente un caso di specie.

Per questa ragione, con la presente siamo a chiedere con urgenza un provvedimento che cancelli la stagione venatoria 2017-18 e in tal modo permetta il pieno ripristino delle condizioni ambientali ottimali, senza che altrimenti si determinino, per la fauna selvatica, ulteriori difficoltà quali quelle costituite dalla pressione venatoria.  Siamo inoltre disponibili, come Delegazione regionale Calabria, a fornirle ogni informazione di dettaglio in un incontro che eventualmente Lei, l’assessore Rizzo o altri membri della Giunta dovessero ritenere utile”.