Gli interventi dei suoi consiglieri hanno chiaramente illustrato, al Consiglio, le ragioni di questa sua decisione, che è, totalmente, riferita alla deformazione della politica e dell’ideologia nella quale è incorsa, con il passare del tempo, la Coalizione “Nuovo Patto della Città”.
La nostra città si ritrova ad essere amministrata, oggi, da una Maggioranza che, dopo aver perso tre consiglieri, si sostiene sul solo voto del Sindaco. La risicata maggioranza, in questo difficile ed ostico contesto storico, si assume una grande responsabilità.
Il futuro e le speranze della nostra città, non solo sono affidate alle capacità, improbabili, di una ristretta compagine amministrativa, ma, ancor più, all’ oscuro ed inusuale <senso della responsabilità> di un componente istituzionale della stessa maggioranza, che si riserva la facoltà di decidere il tempo nel quale riproporre la sua richiesta di carica assessorile e, quindi, se non soddisfatto, di staccare la spina. Il richiamo al senso di responsabilità, invocato dal Sindaco e diretto a tutti i consiglieri comunali, cosa può essere, se non la consapevolezza dell’isolamento politico complessivo, nel quale, questa Amministrazione, si è andata a confinare a causa del suo atteggiamento arrogante, autocratico ed autoreferenziale?
Che, tuttavia, è ancora evidente negli interventi consiliari di qualche assessore. Ma, viene da chiedersi, è politicamente ed eticamente corretto che un sindaco faccia questo appello al senso della responsabilità, quando, dall’inizio della consiliatura e per tre anni, insieme alla sua Giunta, ha dato vita al governo amministrativo più chiuso, assolutistico e più esclusivista, di tutta la storia repubblicana della principale Istituzione della nostra città?
Si può chiedere, anche ai tre consiglieri di Area Democratica, di dare fondo al loro senso di responsabilità, quando, nel corso dei tre anni di esperienza amministrativa, hanno dovuto fare i conti, in modo diretto, con “l’irresponsabilità istituzionale” di una compagine di governo che li ha sempre tenuti lontano da scelte e decisioni amministrative.
Dalla redazione delle fondamentali linee di programmazione politica ed economica, in sede di approvazione dei Bilanci di Previsione. Dallo svolgimento di ogni loro legittimo diritto, legato al ruolo di consiglieri, compreso quello di poter esprimere, in Aula, un voto responsabile e consapevole, attraverso l’esame degli atti in riunioni di pre-consiglio? Ma, “Area Democratica” risponderà, con la sua “responsabilità istituzionale”, alla “irresponsabilità istituzionale” dell’Amministrazione comunale! Non lascerà la nostra città nel guado!
Non consentirà che una Amministrazione comunale, sia pure piccola ed inadeguata, stenti a respirare, con il laccio al collo di un consigliere comunale, che è deciso a far valere, presto, le ragioni dei “suoi voti, conseguiti in numero superiore a quelli di un assessore in carica”.
Dai banchi delle minoranze, e solo da quelli, Area Democratica darà il suo modesto contributo politico ed amministrativo, atto a fronteggiare tutte le più dure e spinose problematiche della nostra città. Sicurezza, ordine pubblico, povertà, lavoro, disoccupazione, migrazione giovanile, spopolamento della città. E, ancora, assistenza agli anziani, ai diversamente abili, ai portatori di disagio sociale. L’impatto dei servizi primari, come quello dell’acqua e dei rifiuti, sulle diverse comunità territoriali.
Gli eterni nodi legati alla nostra struttura sanitaria ed al funzionamento del centro ittico. E, tante altre ancora. Si possono affrontare, soprattutto in una città difficile come la nostra, senza una larga condivisione, un corale confronto, un sostanziale contributo da parte di tutte le forze politiche consiliari? Pensare ad <umanizzare> la nostra città! Renderla a misura d’uomo. Accogliente e solidale. Questa è la strada maestra da imboccare.
Ma, anche, quella di riferire una visione al cemento delle infrastrutture, che viene da lontano. Mettere in atto politiche comunali, adeguate e lungimiranti, questa deve essere la parola d’ordine, una volta terminata l’esaltazione di meriti che, per larga parte, appartengono agli organi di governo regionale!
Tutto questo, finora, è stato fatto? All’indomani della realizzazione di belle ed epocali infrastrutture? Sembrerebbe di no, in considerazione dei pochi vantaggi ottenuti, in termine di crescita economica e sviluppo sociale nella nostra città!
Area Democratica, 17 febbraio 2018