Aita lancia la sfida: confrontiamoci nelle piazze

“Dobbiamo uscire dai luoghi chiusi e aprirci alla città trasferendoci nelle piazze, dove bambini, ragazzi e anziani possano ascoltare le nostre idee di sviluppo della città”. Inizia così la sfida lanciata da Aita agli altri candidati a sindaco Giuseppe Mazzitelli, Roberto Ricucci ed Ermanno Cennamo. 

Aita-sfidaCredo – continua il comunicato stampa – che una sana competizione non possa che essere trasferita nei luoghi veri delle relazioni sociali dove i cittadini amano trascorrere il loro tempo libero. Siamo noi che dobbiamo andare da loro, siamo noi che abbiamo il dovere di rappresentare le nostre idee liberamente e davanti a tutti. Dobbiamo essere capaci di avvicinare i cittadini alla politica facendolo con trasparenza, con umiltà, dicendo loro parole chiare sulle cose che vogliamo fare in un contraddittorio tra noi candidati a Sindaco. Credo che la città sia matura per poter apprezzare proposte e, magari, offrire suggerimenti.

Non ho dubbi – conclude il candidato – sul fatto che gli altri candidati possano accettare la mia proposta organizzando tutti insieme una grande festa della democrazia in cui il clima di rispetto reciproco con cui stiamo conducendo questa campagna elettorale sia da apripista per una stagione di confronto attraverso forme nuove di partecipazione diretta dei cittadini. In queste settimane ho colto la voglia dei cittadini di ascoltare proposte, idee, progetti per essere protagonisti diretti della vita politica cittadina. Credo che faremmo un grande favore alla crescita civile della città se i cittadini potessero godere del libero confronto tra i candidati facendosi un’idea precisa sulla città che desiderano e che sognano. Aspetto che gli altri candidati aderiscano alla mia proposta magari chiudendo la campagna elettorale tutti insieme in un luogo pubblico, aperto, dove tutti possano partecipare alla festa delle idee sulla città che vogliamo e che ci impegniamo a realizzare dopo 10 anni importanti caratterizzati dalla figura di un sindaco lungimirante come Giuseppe Aieta, che ha lasciato un’eredità pesante che va difesa e proseguita attraverso regole nuove e il completamento di opere epocali”.

R&P