Abbiamo deciso di organizzare una serata per ringraziare tutti coloro che hanno consentito il nostro successo elettorale. Lo faremo venerdì 19 dicembre, alle ore 18.00, in Teatro a Cetraro centro.
Lo faremo in forma molto sobria come siamo abituati a fare, senza esaltarci troppo perché il difficile arriva adesso. Lavoreremo senza risparmiarci e dando fondo a tutte le nostre energie volitive consapevoli che questa Regione ha bisogno di tanto lavoro e sacrificio. Lo faremo portando con noi una esperienza intensa ed importante quale quella di Sindaco di Cetraro e di Amministratore Provinciale al fianco di Mario Oliverio. Lo faremo tenendo sempre presente che l’umiltà è la più eroica delle virtù perché non ha nulla di eroico, come sosteneva Leopardi.
Lo faremo, ancora, custodendo un intenso sentimento di gratitudine verso la mia Città che per la quinta volta mi ha voluto consegnare un consenso altissimo e mai, come questa volta, inaspettato. Non fosse altro che per il poco tempo che ho dedicato ai miei concittadini in una campagna elettorale che mi ha visto percorrere in lungo e in largo una Provincia vasta dove ho incontrato tanti amici che nelle loro rispettive comunità mi hanno consegnato una responsabilità pesantissima.
In Teatro parleremo della gioia di entrare in Consiglio Regionale ma anche delle amarezze di questa campagna elettorale, parleremo dei progetti futuri e di come realizzarli, parleremo di politica e della prospettiva che si deve necessariamente aprire.
Parleremo di Noi, dei nostri 10 anni passati insieme e di quel momento che mai avrei voluto che arrivasse e che, necessariamente, per ragioni di incompatibilità, dovrà essere anticipato.
Mi ha sempre terrorizzato l’idea di lasciare: in fin dei conti ho dedicato la parte migliore della mia vita alla mia Città ed è stato davvero un onore poterla rappresentare orgogliosamente in ogni sede. Quando si governa la propria Città, tra l’altro con la longevità con cui l’abbiamo governata noi, si mettono radici nella storia.
Ed è bello pensare che la storia siamo anche noi, tutti quelli che hanno governato e tutti quelli che hanno partecipato alle decisioni, che hanno rivendicato, che si sono indignati, che sono stati assillanti ma anche quelli che sono stati pazienti. A tutti, proprio a tutti dico: La storia siamo noi, nessuno si senta escluso…
Ci vediamo venerdì.
Un abbraccio.
Giuseppe