Aieta: quella saggia decisione

[ndr: riceviamo e pubblichiamo]

Scorrendo le pagine di un arretrato della Gazzetta del Sud (del 31 agosto 2012) che avevo conservato, rileggo con molto piacere il titolo, l’occhiello e il sottotitolo di una notizia che non può non recare soddisfazione ai lettori. Si parla della saggia decisione del nostro Sindaco presa nel corso di un incontro istituzionale tra il Comune di Cetraro e quello di Fagnano Castello, intesa a scongiurare la ventilata ipotesi dell’installazione di un vastissimo Parco eolico nel comune di Cetraro.

Parco Eolico Cetraro Giunta AietaBene ha fatto Aieta a restare fermo nelle sue decisioni, così come già prese all’inizio della sua prima consiliatura del 2005.

È un impegno che gli fa onore e che condividiamo per due importantissimi motivi: scongiurare un desolante impatto ambientale sul nostro ridente territorio montano e frenare certi fenomeni di infiltrazioni devianti già verificatisi in altre occasioni, come scrive su internet, nel blog it.ibtimes.com, il corsivista Giovanni Tortoriello che riporta, in data 9 giugno 2012, una parte del discorso del vicedirettore generale di Bankitalia Anna Maria Tarantola durante un’audizione alla Commissione Parlamentare Antimafia. Chi volesse approfondire  l’argomento di Tortoriello, può aggiornarsi collegandosi al blog citato in precedenza.

Gli assessori convenuti nell’incontro hanno sostenuto, inoltre, che:“gli impianti di energia rinnovabile devono, altresì, produrre vantaggi per i territori che li ospitano e non benefici economici per le Società che li realizzano”

Bisogna dare atto, pertanto, al Sindaco Aieta di aver fatto una scelta coerente e in sintonia, anche, con l’incarico che riveste in seno al Consiglio provinciale.

Mai come ora ci sentiamo di sostenere il principio della massima latina DATE A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE E A DIO QUEL CHE È DI DIO, (reddite quae sunt Caesaris, Caesari et quae sunt Dei, Deo). Così nel Vangelo di Matteo viene riportata la risposta data da Gesù ai Farisei, i quali speravano di metterlo contro il governo romano in Palestina.