Il sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, con una nota pubblicata oggi su Facebook, ripercorre gli ultimi eventi e gli ultimi fatti di Cetraro, parlando dei progetti e dei provvedimenti dell’amministrazione comunale: si va dal Certamen Latinum, dedicato alla memoria di Ennio Losardo, alla manifestazione La Calabria che funziona, svoltasi a Bruxelles, e dalla riqualificazione del Borgo San Marco all’arrivo del Mantello di San Francesco di Paola.
Ecco la nota. Buona lettura
“Tenterò di essere estremamente rapido per cui sarò costretto a scrivere a volo d’uccello per non tediarvi oltremodo. Bene, cominciamo!
Si è tenuto nei giorni scorsi il Certamen Latinum dedicato alla memoria di Ennio Losardo. Un successo strepitoso ed una buona prassi amministrativa che ha visto la virtuosa collaborazione tra i Licei e l’Amministrazione comunale. Una organizzazione ineccepibile fornita ai nostri ospiti dai docenti e dagli studenti del “Silvio Lopiano” coordinati dalla esperienza del Dirigente Scolastico, Giorgio Clarizio. Tra i vincitori di questa prima edizione compare una scuola di Grosseto presente con docenti e studenti. L’evento è stato finanziato dalla Provincia di Cosenza. Bene così, Ennio lo meritava!
Siamo stati a Bruxelles alla manifestazione “La Calabria che funziona” insieme ad alcuni Comuni calabresi. Dico subito, per evitare che i soliti noti alimentino sospetti, che la nostra permanenza non è costata neanche 1 euro al Comune, così come capita ogni volta che ci trasferiamo a Roma, Catanzaro o Cosenza. Dal 2005 nel bilancio comunale, infatti, sono state soppresse le voci che riguardano i compensi per missioni e trasferte degli amministratori. E’ stata una bella esperienza perché la nostra città è stata al centro di un dibattito che ha coinvolto diverse esperienze amministrative. Insomma, abbiamo avvertito l’orgoglio di essere cetraresi allorquando abbiamo potuto esporre la filosofia che sta alla base delle opere per le quali abbiamo ricevuto questo riconoscimento: Porto, Teatro, Museo Archeologico.
Proprio per queste opere la città è ormai entrata negli interessi di TV nazionali: nei mesi scorsi Linea Blu, TV 2000 Borghi D’Italia, Rai 3 Settimanale Cultura e, per il 19 Maggio, ore 17, Rai 2, Sereno Variabile di Osvaldo Bevilacqua.
Non saremmo onesti, però, se non dicessimo che ci sono fatti consumati da balordi che non amano questa città e che la oltraggiano con atti delinquenziali quali quelli che si sono consumati in questi mesi. Don Ennio, Franco Pascarelli, Ivan Quercia sono solo alcuni dei cittadini colpiti da atti inqualificabili per i quali, siamo certi, arriverà la risposta delle forze dell’ordine verso cui conserviamo immutata stima e fiducia.
Così come non ci piace che vi siano cittadini che continuano a non osservare le regole sul deposito dei rifiuti. Fino ad oggi abbiamo elevato circa 30 multe e proseguiremo senza sosta a scovare chi rende brutta la città. La novità sorprendente è che i cittadini cominciano ad indignarsi e a segnalarci nomi e cognomi di chi è contro la civiltà. Avremmo preferito che questo servizio fosse stato recepito da tutti come un servizio reso alla bellezza. Ma così non è! Bisogna resistere e non farsi vincere dalla rassegnazione, ci riusciremo, ne sono certo.
Borgo San Marco, Chiesa e fantomatico ecomostro stanno occupando le cronache di questi giorni. Sul primo daremo risposte a breve perché contrariamente a chi ha alimentato biechi sospetti nei mesi scorsi abbatteremo scuola, capannone e muro in via Libertà per restituire il mare al vecchio Borgo. Sulla Chiesa, in occasione della presentazione del libro del Preside Luigi Leporini, ho avuto l’occasione per fare chiarezza e descrivere i fatti per come si sono svolti. Li riassumo: a marzo 2010 ci pervenne un decreto di 750.000 euro destinati alla nuova Chiesa. Qualche mese dopo, la nuova Giunta Regionale, decise di rimodulare quel piano e di inserire la Chiesa San Marco tra le opere da realizzare ma solo in un secondo tempo. Il nuovo Vescovo sollecitò l’opera e gli fu garantito un nuovo decreto di finanziamento che stiamo aspettando. Questi sono i fatti e noi abbiamo il dovere di avere fiducia. Ecomostro: nei giorni scorsi abbiamo approvato un progetto preliminare in linea tecnica che punta ad allargare l’offerta turistica della marina. In sostanza avremo due poli turistico-commerciali rappresentati uno dalla vecchia maglia urbana del Borgo con i suoi negozi e i suoi bar, e l’altro dall’asse viario di via Libertà che con il suo lungomare dovrà integrarsi con il Borgo senza correre il rischio dell’isolamento. Per far ciò abbiamo pensato di dare sostegno alle attività commerciali già presenti inserendo tipologie nuove che, obiettivamente, mancano in tutta la marina. L’ecomostro di cui si parla non è altro che una struttura a sostegno proprio delle attività turistiche. Per andare alle misure che pare abbiano creato ansia, posso tranquillamente dire che la figura che appare nel progetto preliminare è solo un modo per indicare un’idea. Per questo si chiama preliminare! Ho già spiegato ai cittadini che abitano in quella zona che non è nostra intenzione costruire barriere per peggiorare un quartiere già compromesso da altri ecomostri presenti. Lì noi abbattiamo ma, al tempo stesso, non rinunciamo a progettare strutture leggere e non invasive di sostegno all’occupazione preservando gli aspetti paesaggistici e utilizzando cubature già esistenti. Anzi, proprio quelle cubature, come il rudere, saranno utilizzate in forme basse e aggraziate. Per essere più chiari: quando saremo pronti discuteremo con i cittadini, ma nessuno si illuda di perseguire interessi particolari. Non saremmo giusti ed onesti con chi ha costruito strutture nuove che a breve – per perseguire interessi collettivi – saranno abbattute. Altro chiarimento: il parco giochi davanti il Blu Notte non sparirà per far posto ad un parcheggio, saremmo dei folli! Vi è di più: sarà costruito un nuovo parco giochi sul mare proprio vicino il rudere in via Libertà. Ma questo, rispetto al vero progetto che sarà eseguito a breve, che è il progetto San Marco, è una idea progettuale che ha bisogno anche di capitali privati, per cui di là da venire. Per adesso godiamoci un sogno che a breve sarà realizzato con la riqualificazione del Borgo, il resto lo vedremo insieme, come ho sempre fatto in questi anni, pronto a tornare sui miei passi se è il caso. Solo gli imbecilli si innamorano follemente delle proprie idee senza metterle in discussione e a confronto con quelle altrui! Ed io vorrei evitare di apparire un imbecille!
Dopo l’estate partiremo anche con la riqualificazione del centro urbano. Sarà pavimentata tutta via Luigi De Seta, sarà realizzato il secondo parcheggio sotto il mercato, sarà allargato il bivio che porta a S.Francesco. Inoltre stiamo appaltando l’asfalto di tutta la strada che costeggia il Fiume Aron per un importo di 200.000 euro. Sarà un’opera straordinaria per chi abita in campagna.
Il porto è già al completo ed il museo è molto frequentato da scuole e visitatori.
Questi sono i grandi progetti, poi, però, mancano provvedimenti ordinari. La manutenzione delle strade, soprattutto nelle contrade, il decoro urbano. Questo dipende da chi non paga le tasse ed io mi arrabbio leggendo i nomi di chi potrebbe pagarle e non le paga facendo, magari, anche il moralista. Ma parafrasando Cicerone, fino a quando costoro abuseranno della nostra pazienza? Uno spot del Ministero delle Finanze recita che chi evade è un balordo. Io aggiungo che è doppiamente balordo avendone la possibilità economica. E’ un’offesa verso chi non riesce a pagare neanche le bollette della luce e ci chiede aiuto. Aiuto che non possiamo corrispondere a causa delle esigue risorse finanziarie. Quest’ultima parte forse è un po’ volgare, mi scuserete, ma certi nomi mi fanno arrabbiare perché vorrei tanto esporli al pubblico ludibrio, ma la legge non lo consente. Ma arriverà il momento che saremo costretti a farlo!
Il 2 maggio ho presenziato all’accensione della lampada votiva al Santuario di S. Francesco di Paola. Il giorno dopo, il prodigioso Mantello del Santo, come ogni anno, ha attraversato il mare partendo dal Porto di Cetraro per giungere sulle spiagge di Paola. Forse noi calabresi dovremmo rileggere la storia di questo gigante di carità che non temeva i potenti, non amava il denaro e rifiutava il compromesso morale. Che aveva, semplicemente, un amore sconfinato per umili ed oppressi. E che si arrabbiava di fronte alle ingiustizie.
Un abbraccio
Giuseppe”