“La notizia del cambio di casacca del Sindaco Aieta, che ha abbandonato il “GLORIOSO PARTITO SOCIALISTA” per passare al “governismo” del PD è passata praticamente inosservata, forse perché di scarso interesse (“non sappiamo se sentirci lusingati o offesi, visto che tanto scalpore fece la nostra uscita”).
Tuttavia, l’uomo degli annunci, non si è sentito in dovere di comunicarlo neanche al Consiglio Comunale, ritenendolo probabilmente un fatto privato, senza alcuna rilevanza politica. Noi ci sentiamo in dovere di intervenire, perché negli anni di permanenza nel PSI abbiamo ricevuto da lui sempre lezioni di moralismo e coerenza politica, e quando timidamente ci siamo permessi di far notare agli altri compagni di partito che il Sindaco conduceva battaglie di tipo elettoralistico, siamo stati messi nell’angolo (i verbali delle riunioni di partito parlano chiaro!).
Ora noi comprendiamo le ambizioni personali del Sindaco, ma ci dispiace soltanto che ha distrutto praticamente un partito del quale si è servito fino a che gli ha fatto comodo. Nell’occasione ci corre l’obbligo di riportare una sua dichiarazione del 5 febbraio 2013 (RIVOLTA A NOI DUE) contenuta in una lettera inviata al Segretario della locale sezione del PSI, ai compagni Socialisti, nonché a tutte le testate giornalistiche e pubblicata sulla rete: “I partiti non sono un taxi. I partiti non sono uffici di collocamento. I partiti sono sudore, sacrificio, idealità, solidarietà, duro lavoro. La sezione socialista di Cetraro vivrà a lungo, perché questo è il patrimonio che lascia in eredità ai giovani”.
Noi ci fermiamo qui, ognuno tragga le proprie conclusioni.
I consiglieri comunali
Fiorella Bernardo e Stefano La Costa“