È importante capire le dinamiche politiche del proprio paese. Ecco perché, a distanza di qualche mese, abbiamo re-intervistato il consigliere regionale Giuseppe Aieta sull’attuale situazione politica di Cetraro.
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Parlando di Cetraro, ci dice qual è la sua impressione sulle dinamiche politiche?
Oggi gli schieramenti si stanno delineando. Il centro sinistra sta recuperando il suo campo naturale attraverso il dialogo tra i due maggiori partiti, il PD e il PSI. Tra l’altro, l’elezione al consiglio provinciale di Ermanno Cennamo ha inequivocabilmente sancito il dialogo e la collaborazione tra questi partiti che, responsabilmente, hanno trovato una intesa potendo contare sull’alto senso di responsabilità di Franco Pascarelli che ha dimostrato, per l’ennesima volta, di essere un uomo vero delle istituzioni.
Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco ha manifestato totale apertura alle opposizioni per la carica di presidente del consiglio. Il PD ha raccolto l’invito per cui è molto probabile che si proceda ad eleggere un presidente pd.
Il sindaco non ha ragionato con il fegato ma ha guardato al bene della città dimostrando lungimiranza e spiccato senso politico. Al contempo, il PD ha raccolto ciò che aveva seminato nei mesi scorsi attraverso un serrato ed intenso dialogo con i socialisti. Mi pare che l’elezione del presidente del consiglio sia l’ultimo tassello di un mosaico che con fatica abbiamo costruito in questi anni.
Come spiegherebbe ai cittadini una alleanza tra due gruppi che si sono scontrati alle ultime elezioni comunali?
Non avrei nessuna difficoltà e i cittadini mi capirebbero immediatamente. Il PD, il PSI, i movimenti civici hanno rappresentato la migliore stagione politica degli ultimi 50 anni caratterizzata da realizzazioni epocali che ci vengono riconosciute ad ogni latitudine della Calabria. Basta solo ricordare com’era e com’è la città! Il Sindaco Aita – e quindi la sua compagine amministrativa – è la perfetta continuità di quella visione non avendo abiurato nessuno dei sogni che ognuno di noi aveva coltivato e della cui realizzazione Angelo Aita è stato protagonista indiscusso. Pertanto, credo che la ripresa del dialogo tra queste forze non sia solo necessaria ma anche ineludibile.
Che ruolo pensa di recitare in questo nuovo processo politico?
Reciterò il ruolo che ho sempre recitato: uno tra molti che sta sempre al piano terra della società e che ama sopra ogni cosa la propria città alla quale ha dedicato i migliori anni della propria vita.
Pare di capire che lei sulle prospettive abbia una percezione positiva.
La politica è una scienza quasi esatta e se ognuno riconosce il lavoro dell’altro ragionando con la testa e non col rancore e con la bile la strada si fa meno tortuosa. Ci sono ancora tante cose da fare già finanziate dalla Regione: fognature in tutte le contrade, riqualificazione e sistemazione fiume Aron, nuovo stadio, nuovo lungomare dalla colonia al campo sportivo, efficientamento energetico, implementazione della raccolta differenziata, adeguamento sismico di tutte le scuole, ampliamento porto turistico, nuova Chiesa San Marco, completamento lungomare lampezia, nuova scuola innovativa a San Filippo con campetto di calcio, riqualificazione centro storico con l’assegnazione delle case già pronte, il nuovo progetto sui borghi e tanto altro ancora. Credo che tutto questo lavoro di programmazione vada sostenuto con convinzione e senza tentennamenti.
Dunque l’elezione del nuovo presidente targato pd completerà un lavoro politico a cui lei si è dedicato molto. Ma se dovesse naufragare?
I processi politici possono subire rallentamenti quando si inseriscono elementi che dividono le persone più che le idee.
D’altra parte, ci sono degli impegni così seri che un dirigente politico perderebbe il suo onore a non assolverli. Ed io vedo una nuova stagione di responsabilità che aiuterà molto la politica e le istituzioni. Il centrosinistra ha ritrovato le ragioni dello stare assieme per cui prevedo una lunga stagione di successi per la città.