Aieta aderisce alla proposta Anci: “Dimettersi è l’unica via d’uscita”

“Il sottoscritto Giuseppe Aieta, in qualità di Sindaco del Comune di Cetraro (CS), dichiara di aderire alla proposta di dimissioni avanzata dal Presidente dell’Anci, nel caso in cui il Governo non dovesse rivedere le proprie posizioni relativamente ai vincoli del Patto di Stabilità e all’Imu”.

È questa la dichiarazione con cui il primo cittadino, Giuseppe Aieta, aderisce alla proposta dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che prevede le dimissioni di molti Sindaci se le Commissioni di merito del Senato non dovessero cambiare i contenuti del DL 174/2012 e della Legge di stabilità.

«Quando un Comune non è in grado di garantire scuole sicure, territori curati, fare opere pubbliche o offrire servizi sociali a chi è in difficoltà – scrive Aieta – vuol dire che quel Comune ha cessato la funzione che la storia gli ha assegnato».

«In questi anni – continua – i Comuni sono stati svuotati da manovre e tagli insopportabili (15 miliardi in 5 anni). E non si dica che gli sprechi e le spese voluttuarie interessano i Sindaci perché sarebbe un bestemmia. Nel Comune di Cetraro, anticipando i tagli ai costi della politica già dal 2005, sono stati aboliti rimborsi e missioni per cui se il Sindaco o un assessore, come capita almeno una o due volte al mese, si reca a Roma ai ministeri, lo fa con i propri soldi e non con quelli del Comune. Almeno, però, vorremmo realizzare opere perché abbiamo le risorse finanziare e non le possiamo utilizzare per quel diabolico patto di stabilità che blocca gli investimenti e quindi la crescita. E a queste latitudini quando si bloccano i Comuni significa depressione e povertà».

«Condivido, perciò, la battaglia dei Sindaci con a capo il Presidente dell’Anci, Graziano Delrio. Occorre trovare, dunque, una soluzione al pasticcio dell’Imu – che nel mio Comune per la prima casa è al minimo – rafforzando  l’autonomia finanziaria degli enti facendo in modo che dal 2013 il gettito dell’Imposta resti totalmente nelle casse comunali.

Per realizzare questi interventi – scrive Aieta – l’Anci ha già inviato emendamenti in Senato, ha sensibilizzato le forze politiche ed ha avviato da tempo una trattativa con il Governo che pero’ non ha prodotto nessun risultato».

«Per queste ragioni, il Presidente Delrio ha scritto ai Senatori contando sulla loro sensibilità e sul loro appoggio senza il quale i Sindaci saranno costretti ad inasprire le forme di protesta e rassegnare le dimissioni in massa. In questo quadro, credo che i Sindaci calabresi debbano far sentire la propria voce anche perché dal 2013 anche i Comuni sotto i 5.000 abitanti saranno soggetti al Patto di Stabilità per cui si prevede il collasso del sistema delle autonomie locali che nelle nostre realtà territoriali rappresentano le più grandi aziende».