Cesare Battisti ha presentato a Fortaleza un libro sul periodo passato in prigione a Brasilia. La presentazione del volume, che porta il titolo “Ai piedi del muro”, è avvenuta nella sede di un sindacato.
Nell’occasione, Battisti ha ribadito la richiesta di un’amnistia all’Italia: «un appello al popolo e ai politici italiani in buona fede, affinché sia posta una pietra sul passato». «Anni fa, Francesco Cossiga disse che “la guerra era finita”, e quando ciò succede i prigionieri possono tornare a casa. Ci vuole un’amnistia» ha aggiunto, ricordando che «altri paesi, tra i quali la Francia, lo hanno fatto».
«Il libro – ha precisato Battisti – è centrato sulle storie personali dei prigionieri incontrati nel carcere di Brasilia dove sono stato prima della prigione di Papuda, e affronta anche altre vicende avvenute tra Rio de Janeiro e Brasilia, delle quali sono in parte stato protagonista».
«Sono stato con le mie figlie… siamo una famiglia molto italiana. Nel quartiere dove abito a Rio» ha concluso «sono diventato amico di tanta gente, tra l’altro del direttore della scuola di samba “Bola Preta”, anche se chiaramente nel quartiere c’e’ chi non mi e’ amico, ma non si sono pronunciati».