Affollata l’assemblea a sostegno dei lavoratori LSU/LPU

Si è tenuta ieri, alle 16 e 30, nella Sala Consiliare del Comune di Cetraro, la riunione a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori precari LSU/LPU. Tra gli amministratori locali erano presenti i sindaci di Acquappesa, Verbicaro, Diamante, Sangineto, Belvedere, Fuscaldo e Grisolia, e rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di Uil (Cataldi) e Cisl (Tripoli).

“Da oltre 15 anni – hanno ribadito gli intervenuti – i lavoratori socialmente utili (LSU) e di pubblica utilità (LPU) sono costantemente utilizzati dalle amministrazioni calabresi per assicurare servizi essenziali alla collettività, senza tuttavia vedersi garantito alcun futuro e, anzi, lottando quotidianamente per ottenere le retribuzioni mensili dovute, la proroga dei progetti nonché la tanto agognata stabilizzazione definitiva del rapporto di lavoro”.

“La legge di stabilità appena varata dal Governo nulla dice su questa vicenda anzi, i recenti incontri tra i vertici della Regione Calabria e i membri del Governo si sono rivelati vani”.

“La Regione Calabria può e deve intervenire in sede di assestamento di bilancio per trovare le risorse necessarie a garantire la copertura finanziaria alla corresponsione delle indennità, ma anche nella ricerca di risorse utili ad assicurare una definitiva stabilizzazione di una classe di lavoratori a cui, da tempo, è negata la pur minima dignità del lavoro”.

“Il Parlamento deve inserire nella discussione sulla legge di stabilità l’opportunità di una deroga al Patto imposto ai Comuni per l’inserimento in forma definitiva degli Lsu/Lpu nelle piante organiche degli Enti e il reperimento delle risorse adeguate al fabbisogno finanziario del loro utilizzo”.

Gli amministratori presenti unitamente ai lavoratori hanno dunque deciso, su invito dei sindacati, di essere presenti oggi a Reggio Calabria in concomitanza col Consiglio regionale che discuterà della vertenza dei precari. I sindaci chiederanno di poter presenziare al dibattito in aula al fine di poter suggerire soluzioni adeguate per chiudere definitivamente questa triste vicenda che coinvolge oltre 5000 lavoratori.