A Cetraro un progetto per ragazzi autistici

“Sono oltre 2500 le famiglie calabresi con un componente affetto da autismo. Praticamente 500 per ciascuna provincia. Si tratta di famiglie che possono contare sull’aiuto, da parte delle istituzioni, fino al compimento del 18° anno di età della persona autistica. Poi, compiuta la maggiore età, questa persona ha come unica prospettiva le cure esclusive dei propri cari e – nei casi più gravi – gli istituti di cura.

Noi de Le terre di mare con Federico sperimentiamo questo stile di vita da prima ancora che il nostro Federico compisse la maggiore età. Non ci siamo rassegnati al fatto che un altro mondo è possibile, oltre l’istituto, ed è quanto più simile alla vita di noi “normali”.

Abbiamo, perciò, deciso di creare a Cetraro (CS) un luogo dove questi ragazzi “speciali” possano trovare la propria dimensione, al di là dei corridoi tutti uguali di un centro per disabili. Un luogo dove è possibile raccogliere fiori, coltivare ortaggi, guardare le stelle d’estate e ascoltare il rumore della pioggia d’inverno.

Per farlo abbiamo deciso di conoscere altre realtà che hanno iniziato un percorso simile prima di noi: vogliamo imparare da loro e prendiamo spunto da chi sa farlo meglio. Così Federico, accompagnato da Anna, sua sorella lo scorso fine settimana è stato a Campolombardo in provincia di Firenze, ospite della Fondazione Alice. Un luogo dove le persone autistiche (e non solo loro) possono trascorrere le vacanze e progettare il “dopo di noi”, ovvero il tempo che verrà quando non potranno più contare sull’aiuto dei genitori.

Federico e Anna

Federico e Anna hanno sperimentato cosa voglia dire vivere quanto più possibile vicino alla “normalità” dei gesti quotidiani, tanto che Federico non ha preso molto bene la notizia di dover tornare in istituto domenica sera… Ma Anna gli ha promesso che non sarebbe finita lì, così Le terre di mare con Federico ha siglato un protocollo d’intesa con Fondazione Alice che da oggi ha anche una sede in Calabria, a Cetraro.

L’antica casa dei nonni di Federico e Anna, che guarda al mare Mediterraneo con una speranza mai sopita che i giorni che verranno possano regalare un sorriso a Federico e agli altri ragazzi (non solo calabresi) come lui”.