…anche se, per il Sindaco Aieta, sembra manifestarsi all’orizzonte una decisione difficile e sofferta.
Il primo cittadino, infatti, è chiamato a trovare il giusto equilibrio tra “gli accordi presi a suo tempo e le esigenze delle varie formazioni politiche attualmente escluse dalla giunta”.
È questo il fulcro di un articolo apparso oggi sul Quotidiano della Calabria a firma del professor Bencivinni.
«Un discussione – scrive il giornalista – che procede sotto traccia nell’ambito delle interpartitiche che ormai proseguono da mesi nella valutazione dei punti programmatici da sottoporre all’azione amministrativa della seconda fase delle consiliatura».
Dalla lettura dell’articolo si evince che il rimpasto, programmato già ad aprile di due anni fa, “prevedeva l’inserimento di un rappresentante di Lista aperta e il cambio del testimone tra il presidente del consiglio comunale e il rappresentante di Sel-Prc”.
«Accordo questo difficilmente realizzabile – sottolinea Bencivinni – anche perché su di esso pesa la richiesta fatta a suo tempo dallo stesso Psi di avere una seconda rappresentanza, in considerazione del fatto che tale partito conta su 4 consiglieri comunali».
«Circola voce, – scrive poi il giornalista – ventilata da ambienti bene informati, che si possa andare verso una soluzione radicalmente nuova, costruita intorno ai partiti politici che sostengono l’attuale maggioranza. In tal caso, i 6 assessori dovrebbero essere espressione di Pd, Psi, Italia dei valori, Sel, Sd e Udc, che attualmente non ha nessun rappresentante in consiglio. Ipotesi questa, spesso caldeggiata e smentita, proiettata però verso una possibile coalizione politica in vista del rinnovo del consiglio, previsto per il 2015. È convinzione diffusa comunque che il primo cittadino, a cui spetta l’ultima parola, potrebbe puntare alla classica soluzione gattopardesca di cambiare tutto, per lasciare tutto invariato».
La soluzione conclusiva del rompicapo arriverà molto probabilmente il 23 ottobre, data decisa del confronto finale.