Nel cinquantenario della pubblicazione del saggio “Cetraro – Notizie storiche” Mit Cosenza.
Cetraro oggi annovera molti cultori e studiosi della storia locale. Il più noto è il dottor Leonardo Iozzi, ottuagenario. In questo mese di luglio ricorre il cinquantesimo anniversario del suo primo libro, “Cetraro – Notizie storiche” – Mit Cosenza.
Iozzi è presente sui social: ha un numeroso seguito. Nei suoi post divulga, generosamente, quanto ha appreso durante le sue assidue frequentazioni presso l’Archivio di Montecassino. Fin dalla fine del secolo XVI, l’Archivio della Sacra Abbazia, per i documenti che in esso si conservano, è stato definito, da eminenti studiosi, un tesoro di grande antichità, quasi unico.
Nonostante abbia subito, nel corso dei secoli, numerose devastazioni, incendi e la tragica bufera dell’ultimo conflitto, restano ancora tanti documenti, carte sparse, fascicoli, registri, pergamene. Una parte dei registri, delle carte e delle pergamene riguarda Cetraro e Fella. Le pergamene, in pelle di ovini, opportunamente trattare per servire alla scrittura, sono a decine.
Chi volesse conoscere la storia dell’Archivio di Montecassino può leggere l’introduzione ai Regesti dell’Archivio di Leccisotti-Avagliano.
La ricerca di Iozzi apre un nuovo discorso storico documentato. Nelle sue estenuanti ricerche ha attinto scrupolosamente a tutte le fonti esistenti effettuando analisi comparate con la letteratura storica. I suoi libri recano ampie bibliografie cui molti studiosi fanno ricorso.
Leonardo, unico, perpetua, con orgoglio, sui social, la memoria cetrarese. Immensa è la sua disponibilità al dialogo su argomenti di storia o di letteratura. Disapprova chi si avventura senza competenza nel campo storico e lotta apertamente contro chi non fa uso corretto delle fonti e contro i plagiari.
Raffaele Zenardi