Da giorni circola la notizia che il reparto di chirurgia ed il centro trasfusionale ritorneranno all’Ospedale di Cetraro. Sede naturale, non per motivi campanilistici, ma semplicemente perché questo Ospedale ha tutti i crismi per essere, come era in passato, il cuore dell’emergenza/urgenza: lo è perché tra Tortora ed Amantea è baricentrico; lo è perché ha un accesso diretto dalla ss18; lo è perché ha una superficie coperta enormemente più ampia dell’Ospedale di Paola (50000 mq); lo è perché ha una superficie per l’elisoccorso sempre operativa, mentre quella dell’Ospedale di Paola spesso non è fruibile per i violentissimi venti che sferzano la zona su cui sorge.
Lo è per motivi di sicurezza per i pazienti operati che, negli spostamenti verticali, devono utilizzare lo stesso ascensore utilizzato da chi fa le pulizie; e per motivi di sicurezza ancora maggiori perché il Rapporto Barberi (ex responsabile della Protezione Civile Italiana) nel 2009 ha classificato quello di Paola come l’Ospedale a maggior rischio di crollo in caso di sisma di magnitudo medio alta, sorgendo a margine di una zona a massimo rischio idrogeologico (R4).
Se dunque è intenzione del governo regionale operare questa scelta, io dico che dovremmo salutarla tutti come una scelta, non mirante a depotenziare la città di Paola, ma invece lungimirante e che persegue il bene comune nell’intero tirreno cosentino.
Non si capisce davvero il motivo delle proteste dell’ex Consigliere regionale Graziano di Natale, se non motivi di campanile appunto; l’ex Consigliere di Natale dovrebbe sapere che lo stesso Barberi aveva indicato una analoga mappatura dei siti a rischio crollo in Abruzzo, in particolare a l’Aquila, e i crolli si sono puntualmente verificati con il sisma che colpì il centro abruzzese nel 2009 ; dovrebbe sapere che l’Ospedale è una struttura di carattere strategico, che deve restare operativa e continuare a funzionare per il territorio anche dopo il verificarsi di violenti sisma. E allora si svesta l’ex consigliere di Natale dei panni di novello Masaniello, che non si addicono ad una persona seria quale è, e si lavori tutti insieme per costruire una Sanità di qualità sia a Paola che a Cetraro, nell’interesse di tutti.