…ai malati oncologici in attesa di una TAC , RISONANZA , MAMMOGRAFIA di controllo;
…alla quotidiana via crucis che in molti sono costretti ad affrontare, sperando di ottenere consulenze;
…alle ambulanze che vanno e vengono da un ospedale all’altro;
…agli ospedali smantellati, anche nei territori più affollati;
…a tutte quelle risorse umane trasferite in altri presidii, ai professionisti persi;
…alla Calabria ed ai calabresi, che pagano un sistema fallimentare ereditato negli anni;
…ai reparti, che si svuotano uno dopo l’altro, lasciando solo corridoi colmi di paura e silenzio;
…all’idea di avere per forza un ospedale nella propria città senza però raggiungere i cosiddetti LEA (Livelli Essenziali Assistenza).
poi, PENSO a quell’unica soluzione in grado, secondo me, di garantire a tutti una SANITÀ che sia capace di dare risposte certe e concrete: alla possibilità di accorpare i presidii al fine di dare e ricevere più dignità. Senza alcun campanilismo, garantendo la SANITÀ a tutti!
…e poi penso al Presidente Occhiuto che combatte ogni giorno per ridare la SANITÀ ai Calabresi.