Forza Italia: “I diritti del cittadino si tutelano solo con la Legge”

I tempi di attivazione delle procedure relative alla pubblicazione di un Bando per l’esecuzione di lavori, in una Struttura Ospedaliera dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, non sono riferibili  all’azione amministrativa di un sindaco. E’ tutto vero!  

Al contrario, senza se e senza ma, appartengono, sia in tema di puntualità che di ritardi, alle responsabilità esclusive della attuale Commissaria che la dirige, alla quale – forse non è male precisarlo – sono stati assegnati, per la straordinarietà del ruolo rivestito, i più ampi ed esclusivi poteri.

Ci riferiamo, per la precisione, al notevole ed irritante ritardo di esecuzione del Bando Pubblico, relativo ai lavori di ristrutturazione del “Punto Nascita” dello Spoke Cetraro-Paola.

Abbiamo sempre, e chiaramente, esposto le nostre preoccupazioni al riguardo, ritenendo che il superamento delle criticità ministeriali e il conseguente ripristino delle attività ostetriche nel Presidio cetrarese avrebbe sventato un disegno occulto, di natura politica e massonica, che si annida, da tempo, nell’intera organizzazione della sanità nel predetto Spoke! Se non si capisce questo, mettendo in conto anche l’impiego di una modica somma di 186 mila Euro, si tratta di essere veri e propri allocchi! E non volendo il pieno e naturale funzionamento del servizio di Ostetricia, si mira, ancorpiù, a colpire l’intera UOC di riferimento e l’UOC di Pediatria, — per la loro collateralità operativa — , colpevoli unicamente di essere dislocati in un territorio comunale, da sempre indigesto ad alcune latitudini.  Altro che < approcci > benauguranti, svoltisi in toni cordiali e produttivi, cari nuovi amministratori!

Occhio, perché continuate ad usare armi spuntate, caricate a bon-ton istituzionali di nessuna efficacia  e, come la storia recente dimostra, rischiate anche voi di cadere nella rete e ritornate a casa solo con i vostri cuori pieni di speranza e con convincimenti aleatori  per imminenti risoluzioni. E’ solo ingenuità, lo diciamo con rispetto, comunicare, senza dati certi e probanti nelle mani, che quel Commissario abbia una predilizione o amore per l’Ospedale “Iannelli”.

C’è una pregressa e attuale letteratura, scritta da Direttori Generali prima, e Commissari dopo, che dimostra il contrario.

La prima regola è non fidarsi di costoro. Sono, tutti, uniti da un comune destino. Sono solo meteore. Compaiono o scompaiono con la velocità della luce. Con dimissioni spontanee o defenestramenti autoritari.  Intanto, ecco lo stato dell’arte, misero e deprimente, in cui giace il Presidio Ospedaliero Spoke di Cetraro, per colpa esclusiva della buona Commissaria Straordinaria!

I più importanti e richiesti servizi sanitari, sono ridotti, da tempo, quasi ai minimi livelli essenziali di assistenza. Sia per la progressiva carenza del personale medico e paramedico. Sia per il puntuale prelievo di quello operativo, al fine di rendere pienamente funzionale lo Spoke Ionico. E già! Si indebolisce un’UOC, che potrebbe, sufficientemente almeno, camminare con le sue gambe e  risorse, per fortificare un’altra e renderla operativa!

Ma che razza di logica è questa? Ci si vergogni! Non si fa altro che calpestare la deontologia professionale di eccellenti ed invidiati Dirigenti medici dello Spoke Cetraro- Paola, costringendoli ad erogare faticosamente le loro prestazioni in h 12, con l’effettuazione forzata di turni, assolutamente improponibili e spossanti da parte di chi ha nelle mani la vita e la salute di bambini donne gravide! Neanche le normative di legge esistenti, per l’organizzazione dei servizi tra gli Spoke provinciali, sono prese in considerazione. Ma è nostra conoscenza, pure, un fatto abnorme e irricevibile! L’arroganza e la sfrontatezza dell’attuale Dirigente dell’ASP, nella  piena ostentazione del suo potere, che sconfina nel tentativo di mobilitare finanche la Direttrice Medica dell’UOC Pediatria di Cetraro, verso lo Spoke di Corigliano!

Come si può arrivare a tanto? Essere così indifferente e insensibile nello sguarnire un servizio di tale importanza, attraverso l’assenza del suo responsabile Primario e delle sue competenze professionali? Ma di cosa stiamo parlando?

Di vallette e banconisti di una catena di supermercati?

Neanche la proclamazione di tempi più lunghi dell’emergenza in atto, i diffusi pericoli di ripresa del contagio e l’apertura delle scuole di ogni ordine e grado, riescono a generare più miti consigli e cautela, riguardo provvedimenti che indeboliscono in maniera siffatta il Servizio sanitario in una fascia così grande di territorio!

Bando alle ciance, cari amministratori comunali! Fatevi venire un minimo di coraggio e traete lezioni dal passato! Stiamo indicando da tempo, come partito, la giusta e unica strada. Hanno inventato la Legge! Nelle democrazie, i diritti calpestati del popolo si difendono con la forza e il primato della Legge! Nelle Aule dei Tribunali. Solo in questi luoghi è possibile avere ragione delle irresponsabilità e autoreferenzialità di governanti o dirigenti che siano. La Massima Istituzione pubblica di una città ha il dovere e il titolo di difendere, in qualsiasi modo, la nostra Costituzione!

Meditate!