Non siamo certamente quelli che voltano la testa dall’altra parte di fronte alle irresponsabilità coscienti e autoritarie della pletora di plenipotenziari dello Stato a cui toccherebbe garantire il rispetto del primo e più importante diritto del cittadino, come quello della salute. Dopo oltre un anno di sospensione delle attività del “Punto Nascita “, nel Presidio Ospedaliero “G. Iannelli “, il rinvenimento di risorse per una somma di 185 mila euro, destinate alla ristrutturazione del blocco operatorio dell’UOC Ginecologia Ostetricia non ci fa esultare come a tanti, improvvisati convitati al banchetto della celebrazione dell’avvenimento, per il semplice fatto che riteniamo che tale disposizione aziendale non è assolutamente una grazia ricevuta e l’eccelsa capacità di chi ne può essere stato il firmatario. E’ semplicemente un atto amministrativo dovuto e doveroso, il cui ritardo, ad altre latitudini, e con rappresentanze politiche diverse, sarebbe stato denunciato, a qualsiasi livello di garanzia dello stato di diritto, come interruzione di pubblico servizio e omissione d’atti d’ufficio.
Solo a riflettere sull’alto numero di dimissioni dei Direttori Generali dell’ASP di Cosenza, avvenute nell’ultimo anno, sono tanti i misteri ancora non venuti alla luce riguardo lo Spoke Cetraro-Paola e, avvolti nella nebbia, gli occulti disegni che lo vogliono una porta girevole verso l’HUB di Cosenza, dopo averlo reso impotente finanche ad erogare i più elementari servizi di Pronto Soccorso. E’ solo incoscienza, finora impunita, quella che sta producendo i suoi effetti, in questi giorni, nell’Ospedale di Cetraro”. In piena stagione estiva, con una potenziale utenza dieci volte più grande, estesa in 150 chilometri di territorio, non si riesce a servire un < tracciato> ad una donna in gravidanza per mancanza di personale in un’UOC di Ginecologia Ostetricia aperta”! Ma di cosa stiamo parlando? Ma di quale nazione parliamo?
La punta dell’iceberg, comunque, è stata raggiunta nei giorni scorsi, allorchè non si è stato in grado di dare soccorso ad una quattordicenne in preda ad una emorragia uterina, la quale è stata dirottata verso l’HAB di Cosenza!
Vorremmo essere smentiti. Queste cose arridono a responsabilità, civili e penali che nessuno può essere in grado di confutare e non avvenivano quando gli Ospedali calabresi erano governati dai Consigli di Amministrazione locali! Mentre, oggi, si continua a tollerare la gestione di Commissari Straordinari, umorali e capricciosi, con occhi attenti alle loro solo responsabilità, mentre una città e un territorio, che vivono di turismo e di accoglienza, perdono la loro faccia con la disponibilità di quello che è il più vitale e insostituibile dei servizi di uno Stato civile e democratico. Vergogna! Solo Vergogna!