Sarà la Magistratura a stabilire eventuali responsabilità, anche se siamo certi dell’eccellente lavoro fatto dal personale medico e infermieristico.
Ma non si può sottacere sull’inadeguatezza funzionale della struttura, colpevolmente ridotta ai minimi livelli di assistenza sanitaria.
Il grido di allarme lanciato, da diversi mesi, da tutto il mondo politico locale, sanitario e sindacale è rimasto inascoltato. A nulla sono valsi gli esposti, approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale, inviati al Direttore Generale dell’Asp di Cosenza e al Commissario Cotticelli.
Siamo stati, purtroppo cattivi profeti.
Avevamo avvertito che le scelte, arbitrarie, di smembrare le urgenze emergenze mettevano in serio rischio tutte le altre attività chirurgiche presenti nel Presidio ospedaliero di Cetraro e creato una forte dicotomia organizzativa e grave rischio per l’incolumità dei pazienti. Cosa ancor più grave che gli stessi operatori sanitari più volte hanno sottolineato l’incongruenza delle scelte fatte.
La solo percezione da parte degli utenti di non avere strutture capace di dare risposte certe ed operare in sicurezza, basta per aggravare il rifiuto di rivolgersi alle strutture sanitarie pubbliche di questo tirreno cosentino. Strutture che ad onor del vero sono piene di professionalità e competenze, che con sacrificio ed abnegazione tentano in tutti i modi di dare risposte.
Al commissario Cotticelli, di cui si conosce il rigore e la professionalità, il compito di mettere mani al sistema nel suo complesso, senza rivendicazioni di parte. È arrivato il momento di pensare, con ragionevolezza, solo agli interessi degli utenti nel garantire da subito il diritto alla salute certa e sicura.
Se questo dovesse significare chiudere strutture, compreso il Iannelli, che lo si faccia.
Non si può più rimanere inerti di fronte ai continui drammi che questa Sanità produce nel tirreno Cosentino.
La vicenda dolorosa che ha colpito la famiglia della giovane Santina Adamo ci lascia attoniti, non può un momento gioioso trasformarsi in tragedia.
L’intera città, ancora una volta, col consenso di tutti i capigruppo consiliari, ribadirà in Consiglio Comunale che è arrivato il momento delle scelte non più procrastinabili e testimonierà ulteriormente la vicinanza alla famiglia ed agli operatori sanitari.