“Le Piazze del Mare”: conferenza stampa di presentazione

Interverranno: il presidente del FLAG, la dott.ssa Gabriella Luciani; il dirigente della Regione Calabria e AdG Feamp, dott. Cosimo Carmelo Caridi; il Responsabile di Misura Nicola Cirillo.

Il progetto al centro della conferenza, che avrà inizio alle ore 12.30, prevede la realizzazione di specifiche aree identitarie denominate, appunto, “Piazze del Mare”: spazi da concretizzare mediante mirati interventi di riqualificazione da apportare su posti adiacenti a lungomari, porti e borghi marinari. Una riqualificazione, questa, da realizzare attraverso la riproduzione di azioni di pesca, storie antiche e moderne che richiamino la tradizione della Pesca Costiera Artigianale.

Un piano che s’intende portare avanti grazie anche all’installazione di totem concettuali che, per mezzo della tecnologia QR Code, consentiranno a turisti e interessati d’informarsi – direttamente sul proprio smartphone – sui servizi presenti sul posto, e di riscoprire allo stesso tempo, l’antica e affascinante arte della Pesca.

Il programma che verrà presentato nei dettagli nel corso della conferenza prevede altresì la messa in Rete delle Piazze, con la realizzazione di una vera e propria agenda turistica. Un lavoro che comprenderà la storia della marineria locale e la selezione, nei Comuni coinvolti, di pescatori o di famigliari degli stessi da impiegare come accompagnatori turistici. Senza considerare l’istituzione di nuovi mezzi di trasporto che, negli eventi più salienti della costa, accompagneranno i turisti presso le attrazioni, in visite esperienziali sui pescherecci, presso i ristoranti dei pescatori e negli stabilimenti di trasformazione del pescato.

Un’idea progettuale, “LE PIAZZE DEL MARE”, che è perfettamente calata nella strategia di “diversificazione” portata avanti dal FLAG sin dalla sua nascita. Strategia che, soprattutto negli ultimi anni, sta consentendo a numerosi pescatori e operatori del settore, di usufruire dei vantaggi di una politica che si sta rilevando vincente. Sfruttando, ad esempio, l’abbattimento del rischio di mercato grazie all’utilizzo di risorse in settori paralleli come l’ittiturismo o il pescaturismo.