È delittuoso perdere ancora altro tempo!

La città è completamente nelle mani di barbari, vecchi e nuovi, che stanno, con assoluta determinazione, proseguendo nell’azione di distruzione di una civiltà, di una cultura, di un benessere sociale, che sono, da sempre, appartenuti alla nostra gente.

Le Istituzioni sono state colpite al cuore. Il caos ed il disordine, che regnano sovrani nell’amministrazione, hanno annullato, di fatto, lo stato di diritto delle rappresentanze elettive ed il primo organo della democrazia, come il Consiglio comunale.

I cittadini non sanno più da chi sono amministrati!

Proclami, bugie, inganni, che camminano solo sul filo del Web, come nei migliori governi assolutistici vengono comminati ai cittadini, sgomenti ed ignari, con il linguaggio del più astruso politichese!

I mille problemi reali della città vengono posti dopo gli interessi elettorali di un candidato nostrano nella prossima competizione regionale. In mezzo a tale confusione, pensata e sostenuta da logiche perverse e lobbistiche, maturano le più controverse ed illegittime manipolazioni del potere e delle Istituzioni.

Il sindaco, ormai svuotato di contenuti etici attinenti al suo ruolo, da molto tempo è divenuto esecutore di altrui volontà. Si inventa, in modo ingannevole, crisi amministrative che non esistono, perché lui stesso ha certificato pubblicamente la compattezza della sua maggioranza e la condivisione piena, da parte di quest’ultima, delle sue esplorazioni ideologiche e di acquisto oltre i confini dell’impero.

Azzera la sua Giunta d’improvviso, proprio lui che non era stato mai disponibile a farlo negli anni andati della consiliatura.

Dà il benservito ad assessori rimasti remissivi ed ignavi al loro posto, subito dopo aver loro dedicato un epitaffio funebre di capacità e meriti conseguiti sul campo. Le due strategie, orchestrate in luoghi diversi dal Palazzo ed ordite da più scaltre menti esterne, devono servire ad interloquire, in assoluta parità amministrativa e con poltrone vacanti, con un Partito dell’opposizione che, da qualcuno è ritenuto facilmente adescabile per comune appartenenza ideologica e per naturali appetiti del potere. Ci sono altre chiavi di lettura a quanto sta capitando a questa nostra martoriata città? Che escano fuori!

Il mistero delle auto-dimissioni del vicesindaco

Nel frattempo, resta il mistero delle auto-dimissioni del vicesindaco, Sono trascorsi oltre quindici giorni, così come prescrive l’art. 25, comma 5 dello Statuto comunale ed, ancora, il Sindaco non si porta in Consiglio per ufficializzarle e motivarle. Un Presidente del Consiglio ritiene, da par suo e nella sua nota insufficienza istituzionale, di aver fatto un’azione nobile nell’aver consegnato le sue dimissioni nelle mani del Sindaco. Poverino, istituzionalmente parlando, non sa che il Presidente non appartiene alla sfera di influenza del Sindaco e già dal secondo giorno avrebbe dovuto ufficializzarle al Protocollo ed inviarle al Consiglio. A, questo, purtroppo, siamo condannati!

La Banca UBI chiude e nessuno ne deve parlare

Le contrade sono assetate, giunti quasi ad ottobre, ed il Consiglio non deve rilevarne il problema. Tutti indaffarati ed impegnati a rendere rossa, come i nostri peperoni estivi, la maggioranza e l’intera Coalizione, frodando la volontà dei cittadini che le votarono in quanto di colore civico!

È trascorso quasi un mese dalla decretazione della crisi e dall’azzeramento. Senza contare il disimpegno assessorile per le vacanze estive. Eppure qualcosa si deve fare per rispetto dei tempi degli Atti deliberativi! Ecco, puntuale come un orologio svizzero, la pratica delle illegittimità, nella redazione delle Deliberazioni di Giunta! Il non plus ultra! L’apoteosi dell’ignoranza istituzionale, dell’arroganza incosciente, dell’autoritarismo dilettantistico. Si riunisce la Giunta, in data 17 settembre 2018, ed assessori, delegatizzati ed allontanati dalla pubblica amministrazione, diventano firmatari di due Deliberazioni, la n. 115 e 116. Ma, di quale Repubblica delle Banane stiamo parlando? Ma, ritrovi la serietà del ruolo rivestito e venga a chiedere la fiducia in Consiglio, sig. Sindaco di Cetraro!

È delittuoso perdere ancora altro tempo!

L’ha già detto qualche giorno fa in un suo comunicato. È delittuoso perdere ancora altro tempo! Dia dignità ed onore al suo mandato! Non consenta, ancora, intromissioni esterne, ormai giornaliere, in compiti che sono solo suoi! Intromissioni che stanno dividendo la nostra città. Fomentando avversioni e diffidenze in seno alle formazioni politiche e tra i consiglieri. Faccia in modo che si risolva in Consiglio la crisi che la riguarda, attraverso la richiesta di un attestato di fiducia alla sua persona. Così potrà conoscere chi le è fedele. Ma, anche e soprattutto, riuscirà a rendere noti, alla città, i volti dei doppiogiochisti, di chi avranno dato la fiducia alle illegittimità deliberative consumate, alla violazione delle Istituzioni, alle pratiche oscene e ripugnanti di acquisti ed inclusioni, funzionali non agli interessi della città ed al bene dei cittadini, ma alle solari ed assolute finalità di detenzione del potere, storico ed incancrenito, della storica e conosciuta casta egemone della nostra città.

Faccia questo bene ai cittadini, almeno, avendo deciso di non farne un altro più sostanzioso e vitale! Tutto il resto è solo farsa ed inganno!