Riportiamo la lettera aperta pubblicata sulla sua bacheca Facebook dal Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta.
“Cari cittadini,
Vi scrivo oggi non solo in veste istituzionale ma anche in qualità di comune cittadino sperando di riuscire a sensibilizzare su un problema di forte impatto sociale e di civile convivenza. Ho meditato e riflettuto su questo problema anche grazie all’incontro con un gruppo di Cetraro socialmente impegnato nel combattere il drammatico fenomeno del randagismo, una piaga detestabile che tutti, non solo noi Sindaci, abbiamo il dovere di sostenere. Il randagismo oltre ad avere un costo sociale ha anche un costo economico non indifferente per il Bilancio comunale che ricade pesantemente su tutti i cittadini.
Per darvi un’idea, il Comune per ogni cane randagio che viene catturato e custodito in canile spende in media 1.000 euro l’anno. Tale cifra, moltiplicata per la media di 3 anni di permanenza in canile raggiunge i 3.000 euro per ciascun cane, dal suo ingresso nella struttura fino alla morte, che spesso per alcuni avviene in sofferenze inutili e abominevoli.
Ritengo però come la maggioranza di noi tutti che, al di là del fatto economico sicuramente non trascurabile, abbandonare il proprio cane sia un gesto inqualificabile (oltre che un reato, come reato lo è la soppressione e il maltrattamento) rendendosi così responsabili dell’aumento del randagismo e di una forte mancanza di senso civico.
Oggi la normativa prevede sanzioni più pesanti per chi si rende protagonista di questi abbandoni indiscriminati e di maltrattamenti sugli animali. Infatti, oltre alla grave responsabilità morale che si accompagna al gesto dell’abbandono, il nostro ordinamento attribuisce una chiara responsabilità giuridica a chi si macchia di questo reato sanzionato dall’articolo 727 del codice penale condannando chi abbandona un cane al pagamento fino a 10.000 euro di ammenda e 1 anno di arresto per i casi più gravi di maltrattamento.
Pertanto, nell’interesse della collettività e di tutti i cani che non sono certamente colpevoli dell’abbandono dobbiamo contribuire a diminuire questo inqualificabile fenomeno:
– favorendo la cultura del rispetto verso ogni animale che si è deciso di possedere;
– denunciando chi maltratta e/o abbandona per strada, in montagna o presso abitazioni altrui cuccioli di cane o cani adulti per sbarazzarsene;
– adottando un animale abbandonato o ospite in canile, peraltro in forma gratuita, anziché cercare l’esclusività delle razze perché non danno più amore e fedeltà di un simpatico meticcio;
– ricorrendo soprattutto alla sterilizzazione (ci sono ottimi veterinari in tutto il circondario) specie per chi tiene i cani in zone periferiche o di campagna liberi, così da evitare le cucciolate incontrollate;
– ed infine provvedendo a munire di microchip il proprio animale presso le sedi competenti come previsto dalla legge.
Se tutti, infatti, compissimo gesti di responsabilità verso l’animale che si è deciso di possedere (non è un regalo di Natale o un gioco momentaneo ed inanimato per bambini di cui poi sbarazzarsi quando non se ne ha più voglia) questo fenomeno sarebbe del tutto assente con tutto ciò che di positivo ne conseguirebbe sia in termini di risparmio economico annuale sia in termini di civiltà per ogni comunità.
Per questo, come Amministrazione, è nostra intenzione promuovere una nuova cultura di sensibilizzazione verso il rispetto per ogni animale partendo a settembre già dalla scuola, luogo di cultura e crescita per i ns ragazzi, ma soprattutto applicando le pene previste dalle leggi vigenti contro chiunque si macchi di questo reato.
Spero, pertanto, di poter contare sul Vostro sostegno e ricevere ancora una volta risposte di civiltà, responsabilità e sensibilità come peraltro è già avvenuto in altre occasioni affinché anche questa battaglia civica possa essere vinta insieme.
Abbiate cura degli animali!
Giuseppe Aieta”