Terrazzo ex Pallottini, Don Loris: “riprendete a camminare nella via della pace”

Mentre mi trovo in Abruzzo per partecipare ad un master in scienze della famiglia, vengo a conoscenza che, proprio in questi giorni, nella a me tanto cara cittadina di Cetraro, di cui sono figlio e nella quale, da circa cinque anni, svolgo il mio mandato di padre spirituale della comunità di San Marco Evangelista, si sta consumando una dura quanto assurda polemica circa l’assegnazione in comodato d’uso gratuito del terrazzo di palazzo Pallottini in favore dell’associazione San Benedetto Abate di Cetraro, da parte della Giunta comunale.

Senza voler in alcun modo sminuire sacrosanti diritti come il rispetto delle regole e della legalità nell’azione amministrativa ovvero il diritto alla libertà di espressione del proprio pensiero, onestamente non riesco a capire cosa ci sia di tanto grave e straordinario nella concessione di spazi pubblici, soprattutto se in disuso, ad associazioni senza scopi di lucro che ne facciano richiesta per meglio perseguire finalità che riguardano il bene comune e che incidono nel tessuto sociale. D’altra parte non è certo la prima volta che gli enti comunali e/o sovracomunali abbiano concesso ad associazioni varie di utilizzare gratuitamente spazi pubblici non sfruttati. E ciò sia a Cetraro che in tantissimi altri comuni. Anche perché la stessa azione amministrativa perderebbe non poco di efficacia se non interagisse positivamente, attraverso collaborazioni fruttuose, con l’operato delle varie agenzie sociali impegnate nel territorio. Promuovere un’associazione vuol dire promuovere tutto il tesoro culturale che la stessa vive e promulga con il servizio verso il prossimo nella gratuità.


Nel caso di specie si stratta, per di più, di un terrazzo abbandonato, in precarie condizioni, giammai richiesto da alcuno.

Preciso che questo mio intervento non vuole fare la morale a nessuno. Esso è solo un doveroso invito ad abbandonare le pesanti aggressioni verbali che stanno caratterizzando la vicenda ed a riprendere a camminare nella via della pace per perseguire quel fine più alto di cui siamo tutti corresponsabili, credenti e non credenti: IL BENE DELL’UOMO, dalla vita nascente fino alla morte.

Per quel che mi riguarda, se ciò può contribuire a placare gli animi accesi ed a ristabilire il giusto clima di serenità, non appena saranno terminati i lavori di ristrutturazione, metto a disposizione dell’Associazione “San Benedetto Abate Padre di molti popoli” il terrazzo della Casa del Giovane ed il salone interno per i periodi invernali, affinché la stessa possa continuare a svolgere il suo prezioso servizio di promozione culturale e spirituale all’interno della cittadina.

Colgo l’occasione per augurare ad ognuno di voi la gioia di ogni bene e, come ci ricorda il grande Giovanni Paolo II: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”.

Con affetto Don Loris