Non siamo particolarmente interessati alle dichiarazioni pubbliche dell’attuale amministrazione comunale. Ma, come non restare colpiti dalle esternazioni, surreali e preoccupanti, fatte dal Sindaco al microfono di una emittente radiofonica, nei giorni scorsi?
Sono solo “cavilli burocratici”, secondo il capo dell’amministrazione comunale, tutte le norme dello “Statuto Comunale” e gli articoli del “Regolamento Comunale”, che disciplina i lavori del Consiglio!
Se questo è il concetto della legge che ha un primo cittadino, allora vuol dire che siamo proprio al tramonto di un’idea, di una civiltà, di una cultura politica e istituzionale!
Ci aspettavamo una coltre di silenzio sulle nostre due istanze, rivolte al Presidente del Consiglio e tese a ripristinare l’agibilità democratica nella Massima Istituzione pubblica della nostra città! Ma, restiamo ancora più perplessi, oggi, di fronte allo scadimento inarrestabile dei valori che contraddistinguono il rispetto della dignità della persona e del mandato elettivo del consigliere comunale. Ed ecco che, un assessore al Turismo ed alle Infrastrutture viene, di fatto, esautorato delle sue deleghe e non gli viene consentito di relazionare, in Aula, sull’Imposta di Soggiorno e di presiedere convegni pubblici sulle” Infrastrutture”. Ed ecco che, per pura convenienza numerica, tale da parare eventuali ritorsioni ed appetiti in corso d’opera, un consigliere di opposizione viene effigiato, su Manifesti pubblici a firma dell’Amministrazione, con i quali si annuncia un convegno su una Infrastruttura fognaria, come “consigliere delegato”.
Ed è anche questo è un primato nella storia nazionale delle Istituzioni comunali!
Auguri vivissimi all’assessore al Turismo ed alle Infrastrutture. Il Presidente del Consiglio, nel frattempo, ci dica, apertamente, rivolgendosi alla città, se, nel corso del nostro mandato, possiamo riferire la nostra azione amministrativa alla Legge n.267/2000: il Testo Unico degli Enti Locali!
Dobbiamo assolutamente sapere se il nostro Comune continua a far parte dell’Italia, democratica e repubblicana!
Dobbiamo assolutamente sapere se, nel nostro Consiglio Comunale, è possibile sottoporre, alla votazione, atti deliberativi in palese contraddizione agli articoli del Regolamento che disciplinano il sistema di votazione!
Se è consentito, ad un Presidente, ritenere ricevibili ed ammissibili al voto provvedimenti amministrativi, senza che siano passati, preliminarmente, dall’esame delle Commissioni Consiliari Permanenti!
Se è accettabile che lo scranno più alto del Consiglio, con annessi funzionari comunali, possano non produrre, nel corso di una seduta, alcuna risposta alla richiesta di una forza politica che chiede di avere un parere sulla legittimità di una votazione!
Il nostro dovere, oggi, è quello di opporci, con tutte le nostre forze, a questo attacco violento e determinato ai diritti istituzionali delle minoranze. È un insulto alla città, andare in giro ad autocompiacersi di risultati che non conosciamo, se non quello dell’applicazione della Imposta di Soggiorno al nostro turismo e di un nuovo corposo aumento alla Tassa dei Rifiuti!
Ma, possibile che non si riesca a capire che, qualsiasi futuribile realizzazione è secondaria e priva di anima quando si è responsabili del processo più totale di svilimento dei valori di libertà, di democrazia e garantismo che hanno contrassegnato la storia della nostra Massima Istituzione?
Diritti istituzionali traditi e compravendita di consiglieri comunali al bancone della opposizione sono le offerte politiche ed amministrative più rilevanti di questa maggioranza alla nostra martoriata città.
Mentre non si ottiene risposta alla nostra richiesta di un Consiglio comunale straordinario sulla vertenza sindacale riguardante la mancata assunzione di undici operatori ecologici da parte della nuova ditta.
Mentre, niente si riferisce, al Consiglio sulla realizzazione di quei quattro obiettivi, posti a fondamento della Delibera consiliare sull’ordine pubblico e l’emergenza criminalità.
P.D., Area Democratica, Uniti per Cetraro