Lamezia Terme – 15 Comuni della costa tirrenica, ossia: Acquappesa, Belmonte, Cetraro, Fiumefreddo, Fuscaldo, Gizzeria, Lamezia Terme, Longobardi, Nocera Terinese, Pizzo, San Lucido, Torremezzo di Falconara e Vibo Valentia hanno dato compito alle rispettive Procure della Repubblica di operare tempestivamente, affinchè vengano messe in campo azioni di monitoraggio e controllo, atte a tutelare e preservare il mar tirreno da alcune forme di inquinamento.
Si chiede inoltre – così come è stato fatto già in altre occasioni – che le autorità giudiziarie e gli inquirenti intervengano, con il supporto del gruppo carabinieri-forestali e della guardia costiera, unitamente all’arma dei carabinieri – operanti in tale settore – per mettere in funzione un “geomagnetometro”, di modo che si renda possibile l’accertamento dell’eventuale presenza di tubi interrati – sino ad una profondità di 10 metri – sia nei fondali marini, che lungo i litorali, ad una certa distanza dalla spiaggia, e che, potrebbero essere stati utilizzati per scaricare illecitamente liquami.
Si auspica altresì anche una buona interazione con le prefetture competenti, al fine mettere in atto una sempre maggiore ristrettezza sul transito degli autospurgo – da vietare sin dalle ore post meridiane sino al mattino successivo, nel rispetto del nostro mare e dell’ambiente che ci circonda.