Cetraro marina. Mentre su Facebook, dopo le piogge dei giorni scorsi, girano foto che ritraggono una parte del nuovo lungomare trasformatasi in un piccolo “laghetto” (con tanto di paperelle!), sui mezzi d’informazione continua la polemica sulla costruzione e l’ubicazione della nuova chiesa del Borgo.
L’ultimo atto è stato il confronto aperto tenutosi la settimana scorsa nella Colonia San Benedetto, in cui l’Amministrazione comunale ha ribadito la volontà di edificare il nuovo luogo di culto al centro di piazza san Marco. Conferma che – almeno stando ai numerosi commenti pubblicati sui social network – è stata ben accolta dalla stragrande maggioranza dei cetraresi.
Ieri, tuttavia, ecco apparire sulle colonne della Gazzetta del Sud, un commento rilasciato dall’esponente di Rifondazione comunista ed ex preside Leopoldo Piccolillo, che definisce l’idea, di “piazzare lì un manufatto, che si tratti di una chiesa o di un’altra struttura”, uno “scempio urbanistico”.
A Piccolillo ha replicato oggi Giuseppe Aieta. Il Consigliere Regionale – che tra l’altro era stato uno dei protagonisti dell’incontro della settimana scorsa – ha dichiarato (al sito www.radio1one.it): «Mi meraviglia che un uomo di scuola consideri la realizzazione di una chiesa uno “scempio edilizio”, soprattutto quando quella chiesa viene realizzata in un progetto di riqualificazione epocale a suo tempo approvato e discusso dalla coalizione che sosteneva la mia giunta e di cui il preside Piccolillo faceva parte».
Tra l’altro, sul medesimo argomento, lo stesso Aieta, giorno 10 ottobre, aveva pubblicato su Facebook il seguente post: “La Chiesa al centro di questa città! La nuova Chiesa – che sorgerà al centro del Borgo, così come concordato nell’ultima riunione pubblica insieme a Don Loris e al Sindaco – sarà punto di riferimento dei fedeli e pregio architettonico di una storica opera di riqualificazione urbana. Così come promesso dal Sindaco i lavori inizieranno a marzo. E sarà grande festa!”.