I Precari dell’Asp tra perdita di memoria e la solita doppia morale

Ricordate i 138 precari dell’Asp? Quei giovani e meno giovani assunti qualche giorno prima delle elezioni regionali ultime? Beh, nessuno li conosce più, sono diventati invisibili, figli di nessuno perché nessuno ne vuole parlare. E sapete perché? Perché la magistratura ha aperto un’indagine su quelle assunzioni. E il giorno dopo la notizia dell’indagine apparsa sui giornali si è levato un coro di voci contro quei lavoratori affinché fossero licenziati. Probabilmente in quelle voci c’erano anche coloro che li avevano segnalati perché in Calabria funziona così.

giuseppe-aietaPer cui le colpe furono solo ed esclusivamente addossate a quei disoccupati. Nessuno si è posto il problema di come il bisogno di quelle persone fosse stato utilizzato a fini elettorali; o, peggio ancora, nessuno si è posto il problema di come quelle persone fossero state illuse e poi scaricate alle prime avvisaglie di un’indagine della magistratura. Li hanno fatti lavorare per un anno intero senza aver visto 1 euro. Oggi – per tutto quello che sta capitando nella sanità – nessuno se ne occupa lasciando nella disperazione uomini e donne traditi dalla mala politica che da anni utilizza il bisogno e la sofferenza a fini elettorali.

Io ne parlo e ne posso parlare!

Ed ho chiesto che vengano immediatamente pagati per il lavoro svolto e se la legge – ovviamente – lo consente. Il resto lo vedremo, tra primo elenco, secondo elenco, terzo elenco e last minute.
Rimane un dato: quelle persone sono state utilizzate nell’aspetto più delicato e sensibile che è il bisogno per cui la responsabilità di quella brutta vicenda non può ricadere su di loro ma su coloro che li hanno raggirati.

Fonte: www.giuseppeaieta.it.