L’avv. Francesca Occhiuzzi, Rettore della Confraternita Cristiana dei Cavalieri Templari Federiciani del Tirreno Cosentino, a nome della confraternita tutta, preannuncia alla cittadinanza di Cetraro che nei prossimi giorni si terrà una protesta pacifica, per come è nello stile dei Federiciani, sulla questione dell’Ospedale di Cetraro.
“Ormai – scrive Occhiuzzi – i problemi li affrontiamo solo postando video e altro su Facebook, facendo a gara a chi scrive meglio, e nessuno è più disponibile ad alzare le maniche o a lasciare il fresco della propria casa o ufficio per mettere in atto una seria e vera protesta a difesa del Nosocomio cittadino. E mentre si postano i video sulla cittadella ospedaliera di essa non rimane traccia. Rimane solo l’obitorio e la psichiatria.
I nostri politici referenti regionali e nazionali non sono in grado di risolvere il problema, che si trascina da anni, perché sono solo attenti ad entrare nelle grazie di Renzi che nel frattempo ci regala Scura e compagnia bella, che credo nemmeno abbiano mai percorso in macchina il territorio per cui erano chiamati a risolvere il problema Sanità.
Sanno quanti chilometri bisogna percorrere da san Nicola Arcella, Verbicaro, Aieta, ecc. per arrivare a Paola? Hanno mai cronometrato il tempo di percorrenza di un’ambulanza in andata e ritorno? A noi viene negato il diritto alla salute costituzionalmente garantito per i favoritismi della solita politica del malaffare. Svegliamoci, è l’ora della rivolta cari cittadini cetraresi, la politica è morta!
Hanno trasformato gli ospedali in aziende sanitarie dove il bilancio è quello che conta, e in realtà di attivo c’è solo la morte. Follia pura il decreto SCURA-URBANI, ma noi cittadini non siamo in grado nemmeno di ndignarci. Occorre una rivoluzione vera che proviene dal popolo, i politici da lunghi anni hanno dimostrato palesemente la loro incapacità a gestire la cosa e adesso (troppo tardi comunque) andrebbero mandati via. Siamo davvero ‘mbrazza a Maria, e non nel senso metaforico.
Il decreto SCURA E URBANI prevede che tutte le attività chirurgiche siano espletate nel Presidio Ospedaliero di Paola. Cioè le Unità Operative di Rianimazione, di Ginecologia, di Neonatologia, di Urologia e Chirurgia che attualmente operano nello Stabilimento ospedaliero di Cetraro, dovranno essere allocate in quello di Paola.
L’ospedale di Paola è considerato l’ospedale pubblico calabrese a più alto tasso sismico e attorno al suo perimetro sussiste una frana profonda che ha messo a rischio anche la parte che sta davanti l’ingresso del Pronto Soccorso. Infatti è una zona ad alto rischio idrogeologico R4. Ma si preferisce risolvere questo problema e mettere in sicurezza l’area, spendendo altri milioni di euro e lasciare che la struttura cetrarese vada in malora.
Ci sarebbe tanto altro ancora da dire ma rinviamo il tutto al giorno in cui ci sarà la manifestazione pacifica pro–ospedale che spero veda la partecipazione attiva di tutti i cittadini cetraresi e non. La data sarà comunicata a breve”.