Sei mesi alla guida della città

La fine dell’anno è per ciascuno di noi e per gli amministratori in particolare, tempo di bilanci. E per quel che riguarda la vita amministrativa il nostro consuntivo non può che prendere le mosse dal 31 maggio, giorno in cui la comunità ha indicato alla guida del paese Angelo Aita.

Foto: Luigi Gentile

I mesi precedenti, trovandoci in regime di amministrazione ordinaria, non potevano incidere sul futuro della città per ovvie ragioni. Si è deciso subito di dare al Consiglio un segnale chiaro individuando, grazie anche alla maturità delle forze di maggioranza che hanno condiviso all’unanimità tale disegno, nella figura di Franco Pascarelli non solo un Presidente di esperienza ma colui che potesse garantire continuità istituzionale con il recente passato.

Allo stesso tempo un segnale forte è stato dato dal Sindaco allorché a svolgere il delicato ruolo di Segretario Comunale è stato chiamato il Dott. Attilio Domanico che da subito ha impresso alla macchina comunale una nuova marcia.

Ci siamo trovati contemporaneamente catapultati nell’emergenza estiva con i problemi di sempre che però abbiamo da subito scelto di affrontare in maniera diversa e cioè affidando, lì dove fosse possibile, il servizio di manutenzione e pulizia di aiuole e giardini comunali, delle tante fontane pubbliche che abbelliscono il territorio, delle strade e spiagge, a soggetti esterni che potessero in tal modo garantire continuità e decoro al paese.

Tutto ciò è stato possibile realizzarlo, tra le pieghe di un bilancio approvato a tempo di record, grazie anche a figure straordinarie come gli operai in mobilità che sono stati il valore aggiunto di questi primi sei mesi di governo. Ma di nuovo un’altra sfida, quella della Festa Patronale e della relativa fiera. Negli anni scorsi la giunta precedente, tramite una brillante intuizione ha avuto la straordinaria idea di organizzare per le festività dell’undici di Luglio la Fiera di San Benedetto che per non pochi anni ha dato decoro al paese e ossigeno alle attività commerciali. Occorreva però intervenire con piccoli aggiustamenti sul modello precedente consistenti soprattutto nel destinare il cuore del vecchio Borgo San Marco, splendidamente riqualificato, ad esposizione delle eccellenze calabresi e spostare, come è avvenuto per secoli, l’attenzione di tutto il paese, sul capoluogo e nel centro storico, lì dove, quasi mille anni fa, tutto ebbe inizio sotto lo sguardo benevolo di San Benedetto e che da qualche anno sembrava invece a margine delle festività. Così è stato.

Il 10 e l’11 la fiera si è materialmente trasferita in paese e l’allegria dei “Fuori Tempo” insieme alle melodie del Sud di Bennato hanno fatto il resto con una piazza del Popolo stracolma come non mai. E poi i tradizionali appuntamenti culturali di respiro nazionale che da anni fanno brillare la città di una nuova luce come la Settimana della Cultura Benedettina questo anno con il prof. Antonio Viscomi Vicepresidente della Giunta e Assessore Regionale, il Festival Jazz con Gegé Telesforo sul porto e l’omaggio a Luigi Tenco nei giardini di Palazzo del Trono, il ventennale di Modamare che ritorna nella piazza principale grazie al nuovo progetto di Francesco Occhiuzzi che scopriremo e apprezzeremo meglio nel 2016, il Calabria jazz Meeting di Novembre con centinaia di esperti nazionali ad affollare per tre giorni il nostro palazzo della cultura e l’adesione del nostro comune a Viaggiart, straordinaria start up per servizi culturali e turistici ecc. Preziosissimo, intanto, il contributo dato alle attività del Consiglio da parte di tutti i consiglieri impegnati nelle commissioni, che hanno dato prova, nonostante per alcuni si tratti di una prima esperienza, di profondo senso delle istituzioni. A loro, a tutti loro, va il mio personale plauso e la mia gratitudine per aver saputo immediatamente entrare nella vita amministrativa e interpretare al meglio il difficile ruolo del consigliere comunale.

Ma notevole è stata anche la spinta che il Sindaco ha dato alla realizzazione di opere che cambieranno per sempre il volto della città e che abbiamo progettato e finanziato nella giunta precedente guidata da un altro sindaco, Giuseppe Aieta, che ha avuto l’innegabile intuizione di immaginare nel 2005 la città del futuro, e, anno dopo anno, grazie alla preziosa collaborazione di tutti gli amministratori, realizzarne, di volta in volta, pesanti tasselli come il Porto, il nuovo depuratore, il centro Sportivo “Gabriele Grosso”, il Teatro, il Museo e l’Enoteca, il nuovo Borgo e le nuove piazze, ecc. che hanno rappresentato una svolta epocale per la città e una ventata di freschezza e di riforme per un paese da tempo troppo isolato e ai margini dello sviluppo e che ha vissuto, dopo molti anni una nuova primavera.

Ed è così che sono partiti, grazie alla ferma volontà di questa giunta che ha deciso di correre anche l’eventuale rischio di sforare negli anni a venire il patto di stabilità pur di non rallentare il processo di crescita, i lavori del lungomare più lungo della costa tirrenica, un chilometro e trecento metri, che farà della Marina storica di Cetraro il posto più suggestivo del paese, la realizzazione dei box sui moli della piccola pesca per tutti i pescatori, l’acquisto di una draga e di un carroponte per andare incontro alle esigenze di diportisti e pescatori. Ma anche il nuovo Palazzo Pallottini con i laboratori artigianali che daranno speranza ai giovani inoccupati e gli uffici comunali nuovi. Ma soprattutto l’approvazione finalmente del progetto del nuovo campo sportivo e la riapertura dopo anni di buio del Palasport Comunale. E infine un plauso a tutti i componenti il Consiglio Comunale e in particolare ai capigruppo che garantiscono sempre, seppur da posizioni diverse, un confronto civile nel luogo istituzionalmente deputato al dibattito politico. Insomma questi primi sei mesi di governo sono stati un battesimo di fuoco per una amministrazione rinnovata per quattro quinti rispetto alla precedente e che dalla stessa ha ereditato il pesante fardello di una rivoluzione prima culturale e poi materiale garantita da dieci anni di buon governo attraverso una visione di sviluppo innovativa e riformatrice.

È innegabile che oggi Cetraro viene vista non più come un luogo arido di idee e propositi ma addirittura un modello di riferimento per la mole di investimenti attuati e per la realizzazione di infrastrutture e iniziative culturali di respiro nazionale. È sul solco tracciato che continueremo a muoverci apportando naturalmente quei correttivi necessari a dare risposte adeguate ai tempi e intervenendo lì dove i cittadini ancora aspettano risposte: regole sulla quotidianità, servizi, macchina comunale ecc.

Ma avremo sempre il pensiero rivolto a quella visione e a quei principi che hanno consentito al nostro paese in soli dieci anni di ritrovare orgoglio e consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie risorse. Intanto l’anno nuovo è alle porte e i lavori in partenza o in via di completamento contribuiranno ancora una volta a dare slancio alla crescita del paese come il lungomare della Marina, la riqualificazione di Via De Seta, il parcheggio di Piazza Sottomercato, il nuovo palazzetto di San Giacomo, i locali commerciali al porto e il lungomare di Lampetia e così via, sempre mantenendo un filo diretto con la Regione e con la nuova stagione dei Fondi Europei che inizierà a Gennaio.

Godiamoci allora questa seconda parte delle vacanze natalizie rese piacevolissime da tante associazioni e da tanti cittadini che hanno animato le piazze e le strade del paese e della marina e brindiamo all’arrivo del nuovo anno insieme agli interpreti della Traviata, straordinario evento teatrale che ci ha consentito di essere per un momento riferimento regionale della musica di qualità e dell’opera in particolare; interpreti che per un solo giorno ci hanno trasportati in un’altra dimensione mai vissuta fino ad ora e insieme a loro libiamo ne’ lieti calici, che la bellezza infiora; e la fuggevol’ora s’inebrii a voluttà.

A tutti un 2016 ricco di serenità e salute.

Fabio Angilica