Nei giorni passati è stato siglato un protocollo d’intesa tra il dirigente scolastico dei licei di Cetraro, Giorgio Clarizio e il sindaco della cittadina tirrenica Giuseppe Aieta.
Denominato Adotta un Monumento, il protocollo, oltre al recupero, si propone di far riscoprire ai cetraresi tutti quei monumenti che, pur costituendo la “memoria” del nostro Paese, sono ormai abbandonati a se stessi, quasi nella più totale indifferenza.
A divulgare la notizia, in una nota congiunta, sono stati il sindaco Aieta e l’assessore alla cultura Fabio Angilica.
«L’enorme patrimonio artistico ed architettonico che la città custodisce – si legge nella nota – merita di essere adeguatamente conservato e valorizzato e per tale motivo, l’idea del Dirigente scolastico e della prof.ssa Mastrangelo di coinvolgere i ragazzi dei nostri licei non può che contribuire alla riscoperta dell’identità cittadina che nei suoi monumenti trova la sua migliore espressione».
«Il progetto – si legge nel documento – invita la scuola a guardarsi intorno, a individuare un oggetto, anche degradato e dimenticato, a ricercarne la storia e a elaborare proposte mirate a restituirgli la dignità e l’identità perduta. Tutto questo per capire quanto sia importante conservare le tracce del passato, preservarle dalla distrazione e sottrarle all’oblio».
I monumenti oggetto di restauro conservativo sono stati individuati nella Fontana De Seta o del Nettuno posta nella principale piazza cittadina e le fontanelle in ghisa poste nel 1898 all’epoca della realizzazione del primo acquedotto cittadino voluto dall’allora sottosegretario ai lavori pubblici Ing. Luigi De Seta; infine oggetto di intervento sarà la monumentale cappella gentilizia ove è custodito il sacello marmoreo di Silvio Lopiano che negli anni venti del secolo scorso donò la sua villa al Comune di Cetraro che nel secondo novecento ospiterà il liceo dei Padri Pallottini e poi l’Istituto d’Arte.