Quando la provocazione aiuta a far parlare le coscienze!

Non voglio dilungarmi o tenere sermoni politici, che non servono a nessuno, ma voglio semplicemente ringraziare tutte quelle persone che, in maniera inaspettata, hanno appoggiato la mia proposta di candidatura a Sindaco di Cetraro.

PietroDeSetaBeh, devo dire che quando ho avuto l’idea di lanciare la “provocazione” (perché vi anticipo già da ora che di provocazione si tratta), non pensavo di diffonderla il primo di aprile, e quindi in occasione del classico pesce. È stato un caso. Forse – devo dire – una fortunata coincidenza che ha generato diversi dubbi in tante persone… ma procediamo per gradi.

L’annuncio è stata un’idea istintiva, fatta così, senza pensarci due volte. Ne sentivo l’impellente bisogno: avvertivo la necessità di smuovere un po’ le coscienze dei miei conterranei e avviare qualcosa di nuovo, qualcosa che, col tempo, mi aiutasse a cambiare lo stato delle cose.

Così, la notizia è stata pubblicata dai miei amici di Cetraro In Rete ed è girata sui social network molto velocemente. Ha raggiunto un numero considerevole di persone ed io sono stato contattato da diverse testate giornalistiche che mi hanno richiesto il rilascio di un’intervista. Evidentemente, oltre allo scalpore che provoca la candidatura a Sindaco di una persona nuova per la politica di Cetraro, la cosa ha suscitato clamore per il fatto che, a candidarsi, fosse un artista, un soggetto con idee innovative e rivoluzionarie. O almeno così mi hanno riferito in molti!

Oggi però, voglio spiegare meglio il fine del mio gesto e tranquillizzare tutti coloro (soprattutto politici!) che mi hanno chiesto lumi sulla candidatura e sull’eventuale lista che avrei dovuto presentare alle prossime elezioni amministrative.

Allora. Cominciamo col dire che no, non mi candido (almeno per il momento!). Dormite sonni tranquilli! E ora, passiamo al fine che mi ha spinto a fare tutto ciò. In sostanza, volevo far rendere conto i cittadini che lo stato attuale, la nostra condizione, può essere rovesciata. Se si vuole capovolgere una situazione di stallo, in altre parole, i mezzi ci sono! Li abbiamo noi. Sono le nostre mani e le nostre idee. Le possibilità esistono: il potere, siamo noi a consegnarlo in mano alle persone che riteniamo più idonee nel guidarci. Io, con un semplice annuncio online ho scatenato clamore e ricevuto appoggio. E l’ho fatto semplicemente giocando con lo stesso surrealismo che – a mio parere – regna oggi a Cetraro (e la prova è la totale confusione e il palese attaccamento alla poltrona dimostrato da determinati soggetti). La mia provocazione, praticamente, ha svelato precisati meccanismi e contraddizioni di un sistema politico, quello cetrarese appunto, che sta “scolorendo” l’intero territorio comunale, trasformando il nostro paese in un grigiore simile a quello che si respira nella pianura padana.

Ecco perché e com’è nasce il Movimento “Cetraro a Colori”. Un Movimento dove i colori, sono quelli che rappresentano la vita, il motore che genera la forza, quella vera energia creativa di cui avrebbe bisogno un paese come il nostro!

Voglio aggiungere e far sapere a tutti, poi, che in questi giorni, ho trovato molti amici che la pensano come me. Insieme abbiamo buttato le basi per qualcosa di serio: un Movimento che si prefigge alti obiettivi. Traguardi che non sto qui a snocciolare ma che, per noi, sono la base per costruire qualcosa di solido per tutto Cetraro. Della squadra fanno già parte professionisti, esperti e gente comune. Tutti con idee valide. Tutte persone competenti che non amano le parole, ma vogliono i fatti! E cambiare Cetraro!

Quindi, cari politici, state sereni. Per il momento, (e ripeto solo per il momento), non ci sarà nessuna candidatura ufficiale…

A presto