Una grande opportunità occupazionale; un punto di forza del rilancio turistico; un pilastro insostituibile…
È stato definito in mille modi. Ma il futuro Acquario del Mediterraneo ha solo pochi obiettivi. E tra questi c’è quello di risollevare il turismo nella cittadina tirrenica dopo i danni d’immagine arrecati dalla vicenda dell’ex Nave dei veleni.
L’opera che l’Amministrazione comunale intende realizzare, tuttavia, sembra essere ad un punto morto, almeno considerando che non se ne sente parlare da un paio d’anni… Ora, però, qualcosa si muove. Domani, infatti, il sindaco Giuseppe Aieta incontrerà la commissione consiliare presieduta da Fiorella Bernardo, al fine di affrontare una serie di problematiche di competenza della stessa commissione.
La riunione, a cui prenderanno parte anche i rappresentanti della minoranza consiliare, si terrà ovviamente nella casa comunale.
È speranza di tutti che tale incontro possa, in qualche modo, aiutare la difficile disbriga delle pratiche necessarie alla realizzazione dell’intento dell’Amministrazione comunale, anche considerando la frenata che la nota Legge «Cetraro» sembrerebbe aver subito da parte della Regione Calabria.
La legge regionale «Cetraro» – lo ricordiamo – è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione (Supplemento straordinario n.4) e al primo articolo recita: “Nell’ambito della Programmazione unitaria 2007-2013 è individuato uno specifico Progetto Integrato di Sviluppo Locale denominato «Cetraro» finalizzato alla costituzione di una filiera della ricerca, innovazione tecnologica e trasferimento delle conoscenze del sistema mare. Per la realizzazione del progetto «Cetraro» verrà stipulata specifico accordo di progetto tra la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il Comune di Cetraro e l’UNICAL”.
Per chi volesse consultarla integralmente, ecco il link dal quale potete scaricare il bollettino ufficiale contenente la Legge «Cetraro».