Ergastolo della patente per chi si droga

È il ministro dell’Interno Angelino Alfano a parlare di “ergastolo della patente”, e lo fa in un workshop europeo sulla sicurezza stradale tenutosi presso la Scuola superiore di Polizia. Il responsabile del Viminale intende seguire la linea europea in tema di sicurezza stradale e, oltre al già citato ergastolo della patente, parla di omicidio stradale e di frequenti controlli per i soggetti che fanno uso di stupefacenti.

Ergastolo della patente«Per i consumatori abituali di stupefacenti – dice il responsabile del Viminale – sono necessari controlli con frequenza straordinaria per evitare che le patenti diventino licenze di uccidere. Procederemo a scrivere una norma che preveda questi controlli frequenti. Credo che l’idea dell’ergastolo alla patente sia la sanzione più corretta in questi casi».

«Nei casi estremi di chi si droga o beve – continua Alfano – sapendo di dover poi mettersi alla guida occorre procedere con l’introduzione dell’omicidio stradale. Di fronte al disvalore che suscita nell’opinione pubblica ogni omicidio consumato sulle nostre strade ci domandiamo se sia arrivato il momento di introdurre il reato di omicidio stradale ed io credo che nei casi estremi occorra procedere in questo senso».

«Occorre fare in modo – sottolinea – che chi consuma abitualmente stupefacenti sia soggetto a controlli sulla patente di frequenza straordinaria: la patente non può essere una licenza di uccidere. Serve una norma per attuare i controlli e l’idea dell’ergastolo della patente può essere efficace».