Sono stato vittima di liti e incomprensioni. Per cosa? Per colpa degli ombrelloni lasciati incustoditi sulla spiaggia pubblica. Partiamo dal principio…
C’è un’Ordinanza del Comune di Cetraro che, all’articolo 4, lettera F, stabilisce che – dal tramonto all’alba – è vietato “lasciare […] nei tratti di spiaggia libera, ombrelloni, attrezzature da spiaggia (lettini, sdraio, sedie, etc.), tende o qualsiasi altra struttura”.
Questo, però, non avviene. E non avviene da anni. Anche per cause naturali, visto che spesso il mare porta via gli ombrelloni lasciati incustoditi. Senza parlare del fatto che tutto ciò rappresente un pericolo per l’incolumità delle persone.
In questo scenario, il sottoscritto è stato vittima dell’ira di una mamma. Il figlio si è fatto male e la signora, credendo si trattasse di un ombrellone di una spiaggia privata, ha iniziato ad inveire, arrivando anche all’uso delle mani.
In un’altra situazione, poi, il vento ha provocato il volo di alcuni ombrelloni che sono arrivati quasi sulle autovetture parcheggiate in strada e, anche in questo caso, mi sono ritrovato un proprietario che credeva volessi giocare con il suo ombrellone.
Per finire con un’altra scena, non meno grave delle precedenti, che ha visto protagoniste due signore. Una con l’ombrellone “piazzato” sulla spiaggia da giugno a settembre, e l’altra che, invece, lo riporta a casa tutte le sere. Cosa è successo? È successo che la mattina, la seconda, scendendo in spiaggia e non trovando posto, ha deciso di piazzare l’ombrellone davanti agli altri. La prima signora, così, ha iniziato a inveire contro la seconda, finché non è scattata una mina rissa.
Beh, ora io mi chiedo: per quale motivo vengono riportate delle norme che nessuno fa rispettare? E poi, ci sono sempre quei cinque metri di battigia che bisognerebbe lasciare per il soccorso, ma anche in questo caso, nulla…
Perché il Comune, invece, di perdersi in scritture e chiacchiere, non controlla la spiaggia? Se lo facesse si accorgerebbe che gli ombrelloni sulla spiaggia pubblica ci sono anche di notte, e sono fin nell’acqua…