4.000 migranti sono stati soccorsi nelle ultime 48 ore. 15mila dall’inizio dell’anno. Un cifra spaventosa, che la dice lunga sulla difficile condizione di queste persone. I dati sono forniti direttamente dal ministro dell’Interno e arrivano al termine di una riunione, convocata per ieri sera, alla quale hanno preso parte i vertici delle forze dell’Ordine, della Capitaneria di porto e della Marina militare per affrontare la situazione.

Il ministro Alfano, al Gr1, ha dichiarato: «Non c’è uno stop agli sbarchi e l’emergenza è sempre più grave: due navi mercantili stanno soccorrendo due barconi con 300 e 361 persone e sembra che ci sia almeno un cadavere a bordo». «Quella dell’immigrazione – aveva riferito il Ministro al Senato – sarà una priorità assoluta del semestre di presidenza italiana dell’Ue. Non sappiamo fino a quando l’Italia potrà reggere. Il nostro è un paese in grado di accogliere, ma l’UE non può girarsi dall’altra parte perché è difficile pensare che un paese possa farcela da solo. L’immigrazione sta profondamente cambiando profilo, vi è una connessione diretta tra l’instabilità politica nei Paesi del nord Africa e i flussi di migranti: più quei sistemi sono stabili, più c’è possibilità di collaborazione per arrivare a degli accordi bilaterali. Persone che fuggono dalle guerre, che presentano una domanda e al quale il nostro paese è obbligato a dare una risposta».

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