Non sono abituato a risolvere i problemi della mia città ricorrendo all’autorità giudiziaria ma quando viene messa in discussione la salute dei cittadini, di cui sono primo responsabile, non trovo altri mezzi.
“Ill.mo sig. Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di
Paola
OGGETTO: Ospedale di Cetraro – arbitraria dislocazione di apparecchiature del presidio.
Il Sindaco pro tempore del Comune di Cetraro, prof. Giuseppe Aieta, che sottoscrive il presente esposto, assistito dal sottoscritto avvocato del foro di Paola e presso il quale elegge domicilio, espone quanto segue.
Il Consiglio Comunale di Cetraro, con la deliberazione che si allega, ha dato mandato al Sindaco di esperire tutte le azioni volte a denunziare la grave situazione che riguarda il locale Ospedale.
Da anni è in corso un sistematico smantellamento dell’Ospedale di Cetraro per presunte esigenze di riduzione della spesa mentre le cronache documentano l’enorme sperpero di pubblico danaro in iniziative di cui la stessa A.G. è chiamata ad esercitare il controllo di legalità.
Lo sfascio della locale sanità ha portato all’allarme permanente dell’utenza e l’esasperazione dei cittadini ha rischiato più volte e rischia di compromettere l’ordine pubblico.
Il nosocomio ridotto all’espletamento di pochi servizi funziona quasi esclusivamente come pronto soccorso.
Ma ora la situazione è ulteriormente precipitata per le inadempienze dell’Azienda provinciale e per le iniziative poste in essere a danno del presidio da soggetti non identificati essendo attualmente, come notorio, l’Azienda decapitata del proprio organo gestionale sospeso dall’A.G.
Da più mesi il presidio di Cetraro è carente delle apparecchiature della TAC e della RM (Risonanza magnetica) entrambe usurate al punto da restare quasi sempre fuori servizio e comunque anche quando funzionano non sono affidabili quanto ai risultati-
Le apparecchiature in questione sono necessarie ed indispensabili per assicurare corrette diagnosi ma, soprattutto, essenziali per il funzionamento del pronto soccorso nonché per il funzionamento degli ecografi e del mammografo.
Con l’esasperante lentezza delle strutture burocratiche dell’ASP di Cosenza sono state, anni addietro, indette le gare per l’acquisto delle due apparecchiature.
La procedura di acquisto è stata espletata tramite il Consip che è la società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze che svolge attività di consulenza, assistenza e supporto in favore delle amministrazioni pubbliche nell’ambito degli acquisti di beni e servizi.
Le due apparecchiature acquistate espressamente per essere destinate al presidio ospedaliero di Cetraro sarebbero dovute essere già installate ma ciò non è avvenuto.
In particolare per quanto riguarda la TAC, l’A.S.P di Cosenza ha predisposto la sistemazione di un nuovo apposito locale al piano terra del padiglione principale dell’ospedale di Cetraro ma i lavori sono stati interrotti e non si sa se e quando saranno ripresi in quanto la ditta esecutrice adduce l’inadempienza dell’ASP che non avrebbe ancora stipulato il contratto di aggiudicazione dei lavori.
Sennonchè in pendenza di tale situazione l’apparecchiatura è stata dirottata presso il presidio ospedaliero di Castrovillari dove vi sarebbero già altre due TAC.
Non si sa chi abbia disposto tale assegnazione né con quali poteri e come sia stato possibile che l’apparecchiatura sia stata sottratta all’ospedale destinatario dove si stava predisponendo il locale per l’installazione.
Di certo si sa che l’apparecchiatura era stata acquistata e destinata al presidio di Cetraro e che la Consip avrebbe dovuto completare la procedura di installazione.
Ne consegue che se l’apparecchiatura dovesse essere stata definitivamente sottratta al presidio di Cetraro si dovrebbe procedere ad altro acquisto e si dovrebbero attendere i tempi per l’espletamento di una nuova gara per cui l’Ospedale di Cetraro resterebbe senza TAC per mesi e mesi se non per anni, con tutte le conseguenze che ne seguirebbero venendosi ad determinare, per responsabilità di chi ne ha distratto l’assegnazione, una vero e propria interruzione di pubblico servizio.
Ancora più grave è la situazione che riguarda l’apparecchiatura di risonanza magnetica della quale ad oggi nonostante il tempo decorso e le richieste di notizie da parte del Sindaco, non si ha alcuna informazione.
Di fronte a tali atteggiamenti burocratici arbitrari e sordi alle esigenze dell’utenza, che dovrebbe essere il naturale interlocutore del servizio sanitario, il Sindaco di Cetraro su cui si scaricano tutte le tensioni della popolazione si vede costretto a segnalare alla S.V. i fatti esposti perché siano perseguiti tutti i reati che fossero ravvisabili.
Si resta a disposizione per ogni ulteriore delucidazione.
Con distinti ossequi.
Cetraro, 14 marzo 2014
Avv. Eugenio Artusa
Il Sindaco di Cetraro
(prof. Giuseppe Aieta)”
Fonte: Pagaina Facebook Giuseppe Aieta